Troppe assenze per il Cagliari, che deve arrendersi alla voglia di festeggiare del Genoa, vittorioso in una gara senza storia col punteggio di 3-0.

Alla lista degli indisponibili della vigilia (lo squalificato Luvumbo e gli infortunati Pavoletti, Mancosu, Viola e Dossena), Ranieri, dopo la rifinitura, deve aggiungere Mina (affaticamento muscolare) e Jankto (distorsione alla caviglia). Il Cagliari si presenta, così, con i tre difensori centrali superstiti (Hatzidiakos, Wieteska e Obert), Di Pardo e Augello esterni, Deiola e Prati in mediana, Oristanio e Gaetano a sostegno di Shomurodov.

Nel primo quarto d'ora squadre cortissime e portieri inoperosi. Ma al 17' il Genoa passa: cross da destra di Sabelli e il norvegese Thorsby, di testa, anticipa Hatzidiakos e infila all'angolino. Il Cagliari non reagisce e al 27' arriva il bis, con Vasquez che sfonda a sinistra e serve il danese Frendrup per il 2-0. Al 46', pochi secondi prima del fischio di chiusura del tempo, si vede anche la squadra di Ranieri, con un colpo di testa di Deiola su cui non arriva Hatzidiakos. E al riposo il Genoa sorride col vantaggio doppio.

Nella ripresa si riparte con Zappa, Nandez e Lapadula in campo al posto di Hatzidiakos, Di Pardo e Oristanio. Cagliari che prova a riaprirla, ma dopo 8' ancora Thorsby sfiora il 3-0, stavolta Scuffet è bravo a salvare in tuffo. Cagliari in sofferenza sui palloni alti, De Winter (12') sfiora sempre di testa il palo.

Ma è solo questione di tempo, perché al 18' il tris lo cala l'altro uomo del Nord, l'islandese Gudmundsson, che vince un rimpallo e infila Scuffet in uscita. Il gol chiude praticamente la gara. C'è spazio per gli ingressi di Azzi e Kingstone, che sono anche i rossoblù che vanno più vicini al gol della bandiera. Finisce 3-0, la salvezza per il Cagliari è ancora tutta da conquistare.

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