Bagno di folla al funerale di Alfredo Pala, l'ex calciatore scomparso ieri a Sassari dopo una lunga malattia. Questo pomeriggio l'ultimo saluto da parte di centinaia di persone nella chiesa di San Pietro in Silki per il 65enne, protagonista sia sui campi di gioco, coi suoi talenti quasi da “brasiliano”, che nella sua carriera di imprenditore.

Una qualità ricordata nella maglietta biancoceleste posata sul feretro, poco sopra un pallone di cuoio, con la scritta “Campione nello sport, signore nella vita”. A officiare la cerimonia funebre padre Massimo Chieruzzi, custode del santuario, che, nel sagrato, accogliendo le spoglie mortali di Pala, ha indicato i tanti presenti ricordando l'affetto che provavano per lui. Tra di loro anche alcuni ex compagni di squadra della Torres, del Porto Torres e del Sorso, le tre compagini in cui Alfredo militò.

«Un amico e grande uomo- commenta commosso Walter Tolu, grande talento dei rossoblu turritani –. Come calciatore purtroppo non ha raccolto quello che meritava». Gavino Razzu, compagno nel Porto Torres: «Ci siamo incontrati nel 76 ed eravamo come fratelli. Spero che ora riposi in pace». Dopo la lotta con la malattia, testimoniata anche da un diario su Facebook in cui raccontava la sua esperienza, tra terapie, momenti duri e parentesi di serenità. «Era una persona leale- afferma Battistino Gallu, collega nel Sorso di Amarildo - di cui ti potevi fidare a occhi chiusi». E che ora mancherà a tanti.


 

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