“E così… di questa lunga storia che ci unisce da tempo, mi sento di prevedere che siamo agli sgoccioli” aveva scritto sui social un anno fa. Oggi la convivenza con la malattia è finita: Alfredo Pala è morto.

Sassarese, classe 1958, era noto in tutta l'Isola per essere stato calciatore della Torres, del Porto Torres e del Sorso di Amarildo che giocò in serie C. E Alfredo col suo estro in attacco aveva la mentalità brasiliana. Giocatore spettacolare e di personalità, capace di stupire, in grado persino di fare due reti al Cagliari in amichevole. Lo stesso Amarildo gli disse: «Ma perché non giochi in serie A?».

Una volta chiuso col calcio giocato ha guidato il settore giovanile del Latte Dolce e qualche anno fa la Torres lo ha chiamato come direttore generale del club femminile più titolato d'Italia. È stato anche testimonial insieme alla giovane Alessia nel video racconto di Kick Cancer Away, il progetto sociale della Torres Femminile.

Da tre anni Alfredo Pala teneva su Facebook una sorta di diario della sua esperienza con la malattia. Seguitissimo. Parole, foto e a volte qualche video. Con delicatezza e realismo, senza edulcorare niente ma senza neppure caricarlo. Raccontava i momenti duri della terapia, le brutte notizie, ma anche gli sprazzi di serenità tra un palleggio col pallone al sole in giardino e l'abbraccio della famiglia.

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