Il Cagliari non muore mai e Claudio Ranieri è entusiasta per il carattere che i suoi hanno mostrato anche stasera. «Sono orgoglioso di questa squadra, non è la prima volta che lo fa: è il segno che hanno capito quello che chiedo, la prestazione deve esserci sempre», la sua analisi sul valore del 2-1 al 99'. 

«Sono tre punti importantissimi, contro un'ottima squadra. I primi quindici minuti nostri sono stati timidi, brutti: meno male che hanno fatto solo un gol. Adesso però sto già pensando al Napoli sabato». A decidere ancora Pavoletti, in un momento dove erano in campo quasi tutti gli attaccanti a disposizione: «Scherzando gli ho detto che è il nostro Altafini e lui mi ha guardato un po' così, perché vorrebbe giocare di più. È un leader nello spogliatoio, ma ce ne sono altri in un gruppo eccellente. Sono soddisfatto di questo gruppo di lavoro».

Ranieri non dimentica il fuorigioco millimetrico di Volpato, che ha cancellato lo 0-2 del Sassuolo al 90'. «Il gol annullato è stato una manna per noi, proprio un'unghia della scarpa da calcio. Per fortuna stavolta il VAR è andato dalla nostra parte».

Il bomber. Al 94' per il momentaneo 1-1 è arrivato il secondo gol stagionale di Lapadula, primo in Serie A e anch'esso allo scadere dopo quello al 120' in Coppa Italia contro l'Udinese valso la qualificazione. «Questo ragazzo è di una professionalità eccellente, arriva per primo ed è l'ultimo ad andarsene. È una macchina, forse si allena fin troppo», dice Ranieri sul capocannoniere della scorsa Serie B, tornato al meglio dal lungo stop per infortunio. «Aveva bisogno di questo gol, dopo quello di Udine. È un ragazzo d'oro, lotta tantissimo ed è giusto che lo metta dentro per farlo arrivare alla condizione che conosciamo tutti. Io cerco di mettere gli attaccanti che ritengo possano mettere più in difficoltà l'avversario, non li ho fissi ed è giusto che chi entra dia qualcosa in più come sta accadendo».

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