"Niente è come sembra". Il mantra della quarta stagione di "Gomorra" potrebbe benissimo essere quello di questa pazza Champions League 2018/2019.

Una Champions in cui, appunto, "niente è come sembra". Lo sa bene l'Ajax, che dopo essere stato protagonista di due inattese rimonte ieri è stato fatto fuori con un gol arrivato a tre secondi dalla fine dell'ultimo dei cinque minuti di recupero.

E quella di ieri è stata solo l'ultima di una lunga serie di rimonte che ha caratterizzato questa edizione dell'ambita coppa dalle grandi orecchie.

Partiamo dagli ottavi, ne contiamo almeno tre. Quella firmata da Cristiano Ronaldo. Dopo la sconfitta per 2-0 a Madrid, la Juve attende l'Atletico a Torino per ribaltare un risultato difficilissimo, contro una squadra - quella di Simeone - fortissima in difesa. E CR7 la ribalta da solo, con una splendida tripletta che lancia la Juve ai quarti e fa sognare i tifosi bianconeri.

Un mostruoso Ronaldo da solo ribalta l'Atletico (Ansa)
Un mostruoso Ronaldo da solo ribalta l'Atletico (Ansa)
Un mostruoso Ronaldo da solo ribalta l'Atletico (Ansa)

Clamorosa anche la rimonta del Manchester sul Psg. All'andata i francesi si erano imposti 2-0 all'Old Trafford. Nei primi minuti subito botta e risposta, con reti di Lukaku e Bernat. Lo stesso Lukaku alla mezz'ora riapre i giochi, e quando per i transalpini sembra fatta - al minuto 94 - Rashford regala la clamorosa qualificazione allo United. Finisce 1-3, gli inglesi passano per i gol in trasferta.

Sempre agli ottavi i ragazzini terribili dell'Ajax fanno brillare gli occhi agli amanti del calcio di tutto il mondo. Dopo aver perso l'andata ad Amsterdam, vanno al Santiago Bernabeu e ne fanno quattro ai campioni in carica del Real Madrid. Che incassano un risultato umiliante in casa. Contro una squadra di ragazzini.

I lancieri dopo il poker a Madrid (Ansa)
I lancieri dopo il poker a Madrid (Ansa)
I lancieri dopo il poker a Madrid (Ansa)

Ma che ragazzini! I lancieri si confermeranno ai quarti, con un'altra rimonta. Meno clamorosa nel punteggio, ma forse anche più inattesa, se si considera la solidità difensiva della Juventus rispetto a un Real che quest'anno ha vissuto una stagione di transizione. In casa l'Ajax va sotto (il solito Ronaldo) e trova il pari. Va sotto anche al ritorno, a Torino. Sempre con Ronaldo. Poi prende letteralmente a pallate la Juve, la sconfigge nel suo Stadium 2-1 e si guadagna una strameritata semifinale.

E arriviamo ai giorni nostri. All'epico Liverpool che all'Anfield Road cala il poker a Messi e compagni facendoli tornare a casa in lacrime. All'andata il Barca aveva vinto 3-0, aveva la qualificazione in tasca. Ma in questa Champions, è bene ribadirlo, "niente è come sembra".

L'esultanza dei giocatori del Tottenham (Ansa)
L'esultanza dei giocatori del Tottenham (Ansa)
L'esultanza dei giocatori del Tottenham (Ansa)

E a ieri, a un'impresa che magari avrà lasciato con l'amaro in bocca gli amanti di questo splendido Ajax, ma che rende onore a un Tottenham che non ha mai mollato. Neanche quando, persa 1-0 l'andata in casa, è andato sotto 2-0 ad Amsterdam. Tre gol servivano per passare il turno, tre gol sono arrivati. Tutti firmati da Lucas: l'ultimo quando mancavano tre secondi allo scoccare del minuto 95, l'ultimo di recupero.

E se tanto ci dà tanto, aspettiamoci una finale al cardiopalma. Anche perché il Liverpool - impresa col Barcellona a parte - le finali in clamorosa rimonta le sa vincere eccome. Chiedere al Milan, Istanbul, anno 2005.

(Unioneonline/L)
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