Mondiali, Ecuador a rischio esclusione. Sui social la speranza (vana) dei tifosi italiani
II Cile chiede alla Fifa di indagare perché uno dei giocatori della nazionale di Quito sarebbe in realtà colombiano. Ma il posto libero andrebbe comunque a una squadra sudamericana“Se eliminassero l’Ecuador forse si aprirebbe uno spiraglio per vedere l’Italia ai Mondiali". È la speranza (purtroppo vana) circolata in queste ore sui social network, dopo l’annuncio della Fifa di un “procedimento disciplinare” per verificare la denuncia della Federcalcio del Cile, a proposito di Byron Castillo, giocatore che ha disputato diverse partite di qualificazione per il mondiale in Qatar con la nazionale dell’Ecuador.
La Federcalcio cilena, infatti, a conclusione di un'indagine nel corso della quale sarebbe stato trovato un certificato di nascita colombiano di Castillo, con gli stessi genitori, ma con data di nascita nel 1995 e non nel 1998, come riportato nei documenti della federcalcio dell'Ecuador.
"Castillo è nato in Colombia, nella città di Tumaco, il 25 luglio del 1995 e non il 10 novembre del 1998 nella città ecuadoregna di Playas", aveva scritto nel suo esposto la federcalcio cilena.
La tesi accusatoria è quindi che il calciatore non avrebbe avuto diritto a giocare nella nazionale dell'Ecuador, che quindi dovrebbe avere partita persa a tavolino negli otto incontri disputati da Castillo nel girone sudamericano delle qualificazioni mondiali.
L’Italia, però, non ha speranze, anche se l’esposto del Cile ha ringalluzzito i tifosi azzurri ancora delusi per l’esclusione della squadra del ct Mancini.
Se la Fifa giudicasse fondata la denuncia, il posto libero dovrebbe infatti andare a una squadra sudamericana. A beneficiarne potrebbe essere proprio il Cile, che ha affrontato due volte l'Ecuador con Castillo in campo e che avrebbe 5 punti in più in classifica e rimpiazzerebbe in Qatar proprio l'Ecuador che ora è sotto indagine e si è piazzato quarto nel girone dietro a Brasile, Argentina e Uruguay.
(Unioneonline/l.f.)