Il dado è tratto, sarà Liverani il nuovo allenatore del Cagliari. Il tecnico romano, 46 anni, è atteso oggi in città per la firma del contratto che lo legherà ai sardi per un anno, con un’opzione per la seconda stagione.

Ieri l’accordo definitivo: Liverani ha bruciato la concorrenza – De Rossi in primis – e ha ricevuto l’ok del Parma, a cui è legato da un contratto in scadenza il 30 giugno per mettersi d’accordo con il club sardo.

Giulini lo aveva già seguito per il dopo Zenga, poi optò per Di Francesco, e da allora sono stati quattro gli allenatori che si sono succeduti sulla panchina rossoblù in due stagioni a dir poco tumultuose culminate con la retrocessione: Di Francesco appunto, Semplici, Mazzarri e Agostini.

Fondamentale la determinazione dell’ex centrocampista nel mettersi in gioco accettando la scommessa del Cagliari, quella di una stagione di rifondazione, in cui ripartire da zero.

Esperienze non positive finora in A, ma Liverani ha fatto sempre bene nella serie cadetta. Dopo l’avventura alle giovanili del Genoa, una brevissima parentesi in prima squadra e il trasferimento in terza divisione inglese (nel Leyton Orient, con retrocessione), il tecnico romano è arrivato a campionato in corso alla Ternana.

E’ il 6 marzo 2017, prende la squadra umbra ultima in Serie B e riesce ad ottenere un’insperata salvezza. La società non lo conferma e va a Lecce, in C, dove è protagonista di una cavalcata trionfale che porta in due anni i salentini al doppio salto di categoria (dalla serie C alla serie A) e gli vale una panchina d’argento nel 2018-19.

Nel 2019-20, sempre a Lecce, non riesce ad evitare la retrocessione in B e viene esonerato. Va al Parma, ma raccoglie solo 2 vittorie in 17 partite in Serie A e il 7 gennaio 2021 viene mandato via.

Nuovo esonero e ora, dopo un anno e mezzo di stop, è pronto a rimettersi in gioco a Cagliari.

Due i moduli che predilige, il 4-3-1-2 e il 4-3-2-1

(Unioneonline/L)

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