Quattro partite, un punto e la peggior difesa. L'avvio del Lecce è molto negativo e a fine partita i tifosi salentini hanno fischiato la squadra, che resta ultima in classifica dopo la sconfitta col Cagliari. «Da un gol mangiato a un gol subito sull'azione dopo», il dispiacere di Eusebio Di Francesco. «Al 25' del secondo tempo abbiamo avuto una grande occasione per andare in vantaggio con Tete Morente e poi abbiamo subito il rigore, che non ho capito se fosse fallo. Tiago Gabriel poteva accompagnare il calcio, non si capisce bene se abbia preso la palla».

Di Francesco prova ad analizzare la partita: «Nel primo tempo ci poteva stare il pareggio, è stata una partita bella. Nel secondo avevamo trovato equilibri difensivi e concesso poche ripartenze, poi dopo l'1-2 abbiamo faticato a creare situazioni pericolose». Nella ripresa ha inserito Kaba e Ndaba per Gallo e Sala: «Stavamo subendo un po' la fisicità del Cagliari, in quel momento lì avevamo bisogno di reggere il loro urto e la partita in quel momento si era equilibrata».

La terza sconfitta consecutiva rischia per i salentini di creare già qualche difficoltà di troppo. «Dobbiamo crescere dal punto di vista della qualità e delle scelte, troppi errori semplici», segnala Di Francesco. «Sarei stupido se non dicessi che abbiamo delle preoccupazioni. Abbiamo cambiato sui calci piazzati perché soffrivamo, ma oggi abbiamo perso troppi duelli e sofferto soprattutto su Palestra. Dovevamo essere bravi su certe situazioni, nei piccoli dettagli che sono quelli che fanno la differenza. Mi dispiace non aver dato alla gente una gioia».

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