La Torres festeggia i 115 anni di storia con una maglia speciale
La vecchia signora del calcio sardo nacque il 19 aprile 1903 come Sef, società di educazione fisica, e la prima uscita ufficiale fu il 20 settembre con un saggio ginnico al Teatro Verdi, ma si hanno notizie frammentarie anche di un'amichevole con l'Amsicora di Cagliari.
Il primo "campo" venne ricavato nello spazio dietro un capannone con la porta tracciata in carbone, quindi le prime gare su campo vero e proprio (in piazza d'Armi) e poi il trasferimento allo stadio Acquedotto, oggi ribattezzato "Vanni Sanna" in onore di uno dei suoi calciatori e allenatori più illustri.
Domenica contro il Tonara, nell'ultimo turno di un campionato di Eccellenza che vede la squadra rossoblù già nei playoff promozione, i giocatori indosseranno divise da gioco celebrative fatte realizzare sul modello di quelle storiche.
Le magliette saranno messe all'asta martedì prossimo e i proventi saranno interamente devoluti all' Associazione Mariangela Pinna Onlus che si occupa di assistenza ai malati oncologici a Sassari e in tutta la Provincia. Inziative anche da parte della Fondazione Sef Torres, che raduna alcuni tifosi sassaresi.
Il 18 maggio proprio il Verdi ospiterà lo spettacolo della Compagnia Teatro Sassari dal titolo "Zi vidimmu alla Torrese". La Fondazione ha anche sostenuto finanziariamente la partecipazione di sei ragazzi del Progetto Filippide Sardegna alla Maratona di Madrid.
Il Progetto Filippide è un'associazione sportiva che lavora all'inserimento sociale di persone autistiche e/o con problemi cognitivi con la convinzione che con lo sport si possa crescere, imparare a stare insieme, divertirsi e migliorarsi.
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