Ieri i club, dopo una lunga serie di riunioni da fumata nera, hanno deciso. Dalla prossima stagione e fino al 2024 tutto il campionato italiano sarà trasmesso in streaming da Dazn.

Dazn si è aggiudicata i pacchetti 1 e 3 per una cifra pari a circa 840 milioni a stagione: trasmetterà sette partite a giornata in esclusiva (pacchetto 1) e tre in co-esclusiva (pazzhetto 3) con l'emittente che riuscirà ad aggiudicarsi il pacchetto 2.

Addio dunque alla parabola e al decoder, che sin dagli anni '90 - con Tele+ e Stream - sono stati requisiti necessari per vedere il campionato in tv. La Serie A va in onda in streaming, cosa già possibile negli ultimi anni con il servizio Now di Sky.

E addio al doppio abbonamento per vedere l'intero campionato.

"Si pagherà un prezzo accessibile, come è sempre stata la nostra politica. Sicuramente per tutta la Serie A si pagherà meno di ora, e si vedrà molto bene a livello di streaming", spiega l'ad di Dazn Italia Veronica Diquattro.

Si parla di 30-35 euro al mese, secondo indiscrezioni.

Il prezzo è inferiore rispetto a quello di quest'anno, ma non si può dire lo stesso per gli appassionati che seguono anche le Coppe europee.

Se quest'anno infatti bastava un abbonamento da 30 euro a Now più uno di 10 a Dazn per vedere tutte le partite di campionato e di coppa, l'anno prossimo il prezzo sicuramente aumenterà. Probabile che Sky, a cui restano Champions ed Europa League, riduca i suoi prezzi, ma è difficile pensare che lo porti a una decina di euro.

Per seguire il campionato basterà l'app: ogni abbonamento può essere infatti associato a sei diversi dispositivi, massimo due dei quali collegati contemporaneamente sullo stesso evento.

Per vedere senza blocchi né ritardi le partite c'è bisogno di una connessione di 8 megabit al secondo, di cui, precisa Dazn, "oggi il 99% delle famiglie italiane può dotarsi". La distribuzione degli orari non cambierà di molto: resterà il solito spezzatino per massimizzare i profitti delle emittenti, con qualche partita in contemporanea solo alle 15 della domenica.

(Unioneonline/L)
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