Ora serve un miracolo. Al Cagliari non riesce l’impresa casalinga contro l’Inter e la salvezza è sempre più difficile. I neroazzurri si impongono per 3-1 alla Domus (QUI le pagelle): segna Darmian nel primo tempo, a inizio ripresa raddoppia Lautaro, la riapre un gran gol di Lykogiannis ma nel finale la chiude ancora il solito Lautaro. Un Cagliari, va detto, troppo remissivo per essere una squadra che si giocava le ultime cartucce per la salvezza. Soprattutto nel primo tempo.

Il risultato in un solo colpo manda matematicamente in B il Genoa e salva la Sampdoria, restano il solo Cagliari e la Salernitana a giocarsi la salvezza negli ultimi 90 minuti. I rossoblù hanno il vantaggio della differenza reti, ma i campani hanno quello ben più importante di due punti. Ci sono pochi calcoli da fare: bisogna vincere a Venezia e sperare che la Salernitana in un Arechi infuocato non batta l’Udinese che non ha più nulla da chiedere a questo campionato.

LE FORMAZIONI – Mister Agostini punta a sorpresa sulla difesa a 4, l’undici titolare del Cagliari si compone così: Cragno, Bellanova, Ceppitelli, Altare, Lykogiannis, Marin, Grassi, Dalbert, Rog, Joao Pedro, Pavoletti.

L’Inter di Inzaghi risponde con il suo solito 3-5-2: Handanovic, Skriniar, De Vrij, Bastoni, Darmian, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Perisic, Dzeko, Lautaro.

Dirige la partita l’arbitro Doveri di Roma 1.

PRIMO TEMPO – L’Inter parte bene in un match molto fisico e pieno di contrasti. Agostini gioca con Rog avanzato per schermare il costruttore di gioco neroazzurro Brozovic. Nei primi minuti Cragno risponde subito presente: al 3’ su un rasoterra velenoso di Perisic, al 5’ su un tiro al volo centrale di Calhanoglu.

Ma il Cagliari, almeno nei primi 20’, quando avanza si fa vedere dalle parti di Handanovic, che prima smanaccia su un mancino pericolosissimo di Lykogiannis, poi vede sfilare a fil di palo un gran tiro di Marin su cui non avrebbe potuto nulla.

In mezzo, all’11’, anche un gol annullato a Skriniar, che si vedere respingere dal palo il colpo di testa e in caduta mette in rete con il braccio. Doveri convalida, ma chiamato dal Var annulla.

Il vantaggio neroazzurro arriva al 25’ con la solita azione dei quinti di centrocampo. Cross al bacio di Perisic, sul secondo palo di testa arriva Darmian che sovrasta Lykogiannis e batte Cragno.

I rossoblù accusano il colpo e il resto dei primi 45’ è un monologo dell’Inter. Bastoni di testa manda alto, Ceppitelli si immola su Lautaro, poi è Cragno a rispondere presente su un tiro del numero 10 argentino. Ancora un ispiratissimo Lautaro al 45’ colpisce il palo con una splendida girata, si fionda sulla respinta e fa partire un destro violentissimo su cui il portiere rossoblù fa una grandissima parata. 

La reazione del Cagliari è tutta in una serie di batti e ribatti che manda Joao Pedro solo in area sul lato sinistro, ma il brasiliano scivola rovinosamente.

Lykogiannis esulta dopo il gol (Ansa)
Lykogiannis esulta dopo il gol (Ansa)
Lykogiannis esulta dopo il gol (Ansa)

SECONDO TEMPO – Nessun cambio a inizio ripresa, e dopo poco più di 5 minuti Lautaro trova il raddoppio. L’argentino raccoglie un lungo lancio di Barella, difende bene la sfera sulla marcatura non proprio irreprensibile di Altare e buca Cragno. Ma non è finita, passano appena due minuti e un gran sinistro da fuori di Lykogiannis riapre la partita, 1-2

Agostini ci crede e lancia nel rettangolo di gioco Nandez e Keita per Rog e Pavoletti. L’Inter è in affanno, il pubblico della Domus spinge il Cagliari che si riversa nell’area nerazzurra. Inzaghi, preoccupato, toglie Barella (fischiatissimo) e Darmian inserendo Gagliardini e Dumfries.

Ma l’assalto rossoblù dura troppo poco, una manciata di minuti. L’Inter riesce a riorganizzarsi e a non subire l’iniziativa dei sardi. Al 70’ Inzaghi ne cambia altri due, D’ambrosio per Bastoni e Correa per Dzeko. La squadra milanese si limita a gestire il possesso senza affondare, vuole portare a casa il risultato. E al 77’ sfiora il tris, ancora con i quinti: questa volta a crossare è Dumfries, a colpire di testa Perisic, palla a fil di palo. Un Cagliari redivivo si fa vedere due volte in area subito dopo: prima murati i tentativi di Joao Pedro e Grassi, poi sul gran cross di Lykogiannis Keita devia di spalla mandando la palla a lato, e Var e arbitro lasciano correre su un tocco sospetto di Gagliardini in area. E subito dopo l’Inter trova il tris con il solito Lautaro: il Cagliari è molto scoperto e un lungo lancio pesca Gagliardini solo al limite, il neo entrato serve Lautaro che con un pregevole colpo sotto fa il 3-1.

Altri cambi all’86’, quando la partita è ormai chiusa: Sanchez per Lautaro e Pereiro per Dalbert. Il Cagliari reagisce d’orgoglio, due tentativi di Ceppitelli e Baselli non vanno a buon fine. Ma l’Inter colpisce un altro palo – il terzo della partita – in pieno recupero con Dumfries. E’ l’ultima emozione di una partita che non ha più nulla da dire.

(Unioneonline/L)

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