"Nino non aver paura di sbagliare un calcio di rigore". cantava Francesco De Gregori.

Vallo a raccontare a Carlos Bacca e Mateus Uribe, che per aver sbagliato i tiri dal dischetto che hanno causato l'uscita anzitempo dai Mondiali di Russia della nazionale colombiana (sconfitta dall'Inghilterra proprio ai rigori), sono stati minacciati di morte dai loro stessi tifosi.

Dopo i primi tre penalty i sudamericani erano addirittura avanti: la traversa di Uribe e la parata di Pickford sul rigore di Bacca hanno portato all'eliminazione dei cafeteros.

I tifosi si sono scatenati sui social, soprattutto contro l'ex attaccante del Milan: "Muori Carlos Bacca figlio di p..., non ti vuole nessuno. Non tornare in questo Paese". E sono tanti i messaggi di questo tenore, rivolti anche a Uribe: "È stata la tua ultima partita, sei già morto".

I colombiani si erano già scatenati contro Carlos Sanchez, minacciato di morte dopo la prima partita persa dai cafeteros nell'esordio a Russia 2018 contro il Giappone: Sanchez nei primi minuti aveva causato rigore ed espulsione con un fallo di mano, condannando i suoi alla sconfitta.

La Colombia dopo quella partita si è rifatta, ma il match di ieri era senza appello.

E se è vero che uno sfogo social (di hater pronti a vomitare minacce e odio ne abbiamo a iosa anche in Italia) non equivale a un omicidio, sulla Colombia è sempre bene tenere alto l'allarme.

Andres Escobar
Andres Escobar
Andres Escobar

Proprio ieri infatti ricorreva il 24esimo anniversario della morte di Andres Escobar: fu ucciso con 12 colpi di pistola mentre usciva da un ristorante a Medellin. "Grazie per l'autogol", gli gridarono i sicari del cartello di Calì prima dell'esecuzione: Escobar infatti con un autogol a Usa '94 causò la sconfitta dei suoi contro gli Stati Uniti e la conseguente eliminazione dal Mondiale.

In Colombia si muore anche per un autogol, l'auspicio è che la stessa sorte non tocchi a chi ha la "colpa" di aver sbagliato un rigore.

(Unioneonline/L)
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