È morto Totò Schillaci. L’ex calciatore, indimenticabile eroe delle Notti Magiche dei Mondiali di Italia '90, da tempo era affetto da un tumore al colon ed era già stato operato due volte. Aveva 59 anni.

Bomber della nazionale, della Juve e dell'Inter, dal 7 settembre era ricoverato nel reparto di pneumologia dell'ospedale Civico di Palermo. Le sue condizioni, che negli ultimi giorni sembravano registrare un miglioramento, sono invece precipitate improvvisamente. 

Schillaci aveva mosso i primi passi nel Messina: dai campi polverosi in terra battuta della sua Sicilia era arrivato a suon di goal a calcare i terreni di gioco degli stadi più prestigiosi al mondo. Non poteva che essere di Roberto Baggio, che con lui fece coppia d'attacco ai Mondiali ‘90 e anche nella Juventus, uno degli addii più commoventi: «Ciao mio caro amico, anche stavolta hai voluto sorprendermi. Rimarranno per sempre impresse nel mio cuore le notti magiche di Italia 90 vissute insieme. Fratelli d'Italia per sempre».

La Figc ha disposto un minuto di raccoglimento prima delle gare di tutti i campionati in programma da oggi a tutto il fine settimana: «Le esultanze incontenibili, nelle quali il suo volto era simbolo di gioia condivisa, resteranno per sempre patrimonio comune del calcio italiano - ricorda il presidente Gabriele Gravina -. Totò è stato un grande calciatore, simbolo tenace di volontà e di riscatto, ha saputo emozionare i tifosi azzurri perché il suo calcio sapeva di passione. E proprio questo spirito indomito lo ha fatto apprezzare da tutti e lo renderà immortale».

«La città piange la perdita del calciatore palermitano più rappresentativo della storia a livello mondiale – ha detto il sindaco Roberto Lagalla - Una popolarità che, però, non ha mai cambiato Schillaci, il quale ha sempre mantenuto un animo gentile, umile e disponibile. Per l'Italia gli occhi e i gol di Schillaci hanno rappresentato il simbolo delle notti magiche dei Mondiali del '90, ma per Palermo hanno significato molto di più, l'esempio di riscatto di un figlio di questa città che stava attraversando anni difficili. Per queste ragioni e di concerto con i familiari, l'amministrazione comunale, per rendere il giusto tributo a Schillaci, ha voluto mettere a disposizione lo Stadio Barbera per l'allestimento della camera ardente e ringrazio il Palermo Football Club per la disponibilità e lo spirito di collaborazione dimostrati. Ai familiari di Totò Schillaci rivolgo il mio cordoglio e la mia vicinanza in questo momento di profondo dolore». 

«Ci lascia un'icona del calcio, un uomo entrato nel cuore degli italiani e degli amanti dello sport nel mondo – scrive sui social la premier Giorgia Meloni -. Salvatore Schillaci, per tutti Totò, il bomber delle notti magiche di Italia '90 con la nostra Nazionale. Grazie per le emozioni che ci hai regalato, per averci fatto sognare, esultare, abbracciare e sventolare il nostro Tricolore. Buon viaggio, campione».

È il Palermo calcio tra i primi club a stringersi alla famiglia. Tra i rosanero, oltretutto, gioca Francesco Di Mariano, nipote di Totò Schillaci, figlio della sorella. Schillaci non giocò mai in rosanero, ma tifava per la formazione della città in cui era nato. «Il Palermo FC, con il presidente Dario Mirri e tutta la famiglia City Football Group - si legge nel comunicato ufficiale della società di viale del Fante - esprime il proprio grande cordoglio per la prematura scomparsa di Salvatore Schillaci e si stringe al dolore della famiglia di Francesco Di Mariano. Protagonista assoluto delle Notti Magiche di Italia '90, Totò ha scritto con i suoi gol pagine indelebili della storia del calcio, regalando pura gioia ai palermitani in tutto il mondo».

Schillaci si era sposato due volte, lascia tre figli.

(Unioneonline/D) 

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