Divieto (revocato) per i sardi in Empoli-Cagliari, Meloni (Pd): «Atto sproporzionato per una tifoseria pacifica»
Il senatore presenta un'interrogazione ai ministri dell'Interno e dello Sport: «Necessario evitare che certi episodi si ripetano»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Il divieto di trasferta inizialmente imposto ai tifosi del Cagliari per la partita di Empoli è stato un atto sproporzionato, che ha colpito ingiustamente una tifoseria appassionata e pacifica». È la nota con cui Marco Meloni, senatore del Pd, torna sulla questione della restrizione per i sardi domenica scorsa al Castellani, poi cancellata dal Tar della Toscana che ha dato ragione al club rossoblù. Il quale, a sua volta, oggi è dovuto di nuovo intervenire per rispondere a Maurizio Improta, presidente dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive. Ieri, peraltro, i tifosi del Cagliari hanno mostrato ancora una volta il loro lato più sportivo, coi festeggiamenti per la vittoria della Coppa Italia Primavera.
«La successiva sospensione del provvedimento da parte del Tar dimostra quanto fosse infondata la misura adottata. È necessario ora fare chiarezza sulle motivazioni che hanno portato a questo errore e, soprattutto, evitare che simili episodi si ripetano in futuro», prosegue Meloni. Che ha presentato un'interrogazione al ministro dell'Interno e al ministro per lo Sport, per conoscere «quali criteri guidino le decisioni dell'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive». Quanto detto dal senatore del Pd segue la critica da parte di Tommaso Giulini, presidente del Cagliari Calcio, che si è rivolto allo stesso Matteo Piantedosi, ministro dell’Interno.
Nel documento ispettivo, Meloni chiede anche di sapere «quali iniziative il governo intenda adottare per garantire il rispetto dei diritti dei tifosi e la trasparenza nelle scelte che li riguardano, a maggior ragione considerando che i tifosi sardi, a causa della condizione di insularità, devono organizzare con largo anticipo le trasferte sostenendo costi elevati e non sempre rimborsabili in caso di provvedimenti tardivi o immotivati. La passione sportiva è un valore da tutelare, non un rischio da reprimere. Tanto più quando una squadra, come è il caso del Cagliari calcio, rappresenta un intero popolo».
(Unioneonline)