Il Cagliari perde la testa a Crotone. In tutti i sensi, perché oltre alla sconfitta (3-1), i rossoblù hanno concesso alla nuova capolista della Serie B un vantaggio inatteso. Hanno peccato di esperienza, facendosi superare in virtù di errori individuali che da una squadra superiore non ti aspetteresti.

Certo, gli episodi hanno pesato. Rimontato il gol iniziale di Budimir (responsabilità divise tra Krajnc e Storari), grazie alla combinazione brasiliana Joao Pedro-Farias, il Cagliari ha preso in mano l’incontro e avrebbe più volte potuto segnare il raddoppio. Non l’ha fatto e, al 45’, un errore di Pisacane ha propiziato il nuovo vantaggio crotonese.

Nella ripresa, però, l’autorevolezza con la quale gli uomini di Rastelli avevano tenuto il campo sino ad allora è svanita.

Il Crotone ha approfittato dell’errore di Balzano (che ha perso palla e per rimediare ha commesso fallo da ammonizione) per mettere il Cagliari alle corde. Salamon ha sbagliato un anticipo e (in fuorigioco), i rossoblù di casa hanno trovato il tiro di Stojan, ribadito in gol da Ricci. Poi, su nuovo fuorigioco non visto, Krajnc ha commesso fallo da rigore (che Storari ha parato a Salsano) lasciando il Cagliari in nove.

In tutto questo, Rastelli non ha trovato le giuste correzioni. Misteriosa l’esclusione di Di Gennaro in avvio di ripresa, disperata la mossa di Cerri per Munari che si è infortunato poco dopo. Il campionato riparte dal secondo posto. Nulla è perduto, sia chiaro, anche se va fatto rilevare che il Cagliari ha perso con le prime quattro squadre del torneo (sempre in trasferta: Pescara, Novara, Brescia e Crotone).

Sabato al Sant’Elia con la Ternana, pur senza Murru, Krajnc e Balzano (squalificati), ma con il rientro di Ceppitelli e Melchiorri, la corsa verso la Serie A può ricominciare.
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