Claudio Ranieri attende ancora la prima vittoria dal ritorno in Serie A col Cagliari, ma dallo 0-0 di oggi con l'Udinese (QUI LA CRONACA) vede progressi da parte dei suoi: «Il risultato non mi può soddisfare ma mi soddisfa la prestazione», il commento nel post partita.

«Abbiamo fatto bene diverse cose, non abbiamo però inquadrato la porta che è la cosa più importante. C'era un caldo opprimente sia per noi sia per loro. Lucca ci stava facendo perdere la partita, invece Radunovic si è superato e riscattato per la partita precedente. Abbiamo messo dentro dei ragazzi per la prima volta: Prati ha fatto una buonissima partita, così come i due difensori. Siamo sulla buona strada con questa voglia di salvarci. La quota salvezza? Quest'anno se faccio quaranta punti sono contentissimo».

Il modulo. Dopo due partite col 4-4-2 oggi il Cagliari è tornato al 3-5-2, già visto col Torino all’esordio. Ranieri preannuncia come le novità tattiche diventeranno una consuetudine: «Abbiamo fatto bene con questo modulo, non era facile perché l’anno scorso l’avevamo fatto sporadicamente così come col Torino. Non mi piace dire che questo sia il nostro vestito e lo useremo sempre: il calcio si è evoluto e bisogna mettere i giocatori nelle migliori condizioni. Oggi ci facevano girare bene, Sottil ha organizzato molto bene l’Udinese: ho pensato che se avessimo giocato col 4-4-2 ci avrebbero fatto correre troppo l’ala e il terzino. E devo pensare anche a come mettere in difficoltà l’avversario».

Sui singoli: «Lapadula sta facendo tutta una preparazione per essere disponibile, poi ci vorrà un mese per ricondizionarsi. È un mese in anticipo, mi fido. Luvumbo è un po’ confusionario ma manda in confusione gli avversari: è un diamante grezzo, deve capire quando dribblare e quando mettere il pallone dentro. Prati alla prima partita un veterano, giocava a un tocco. Mi ha chiesto lui il cambio perché non ce la faceva più, altrimenti non l’avrei cambiato».

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