Cagliari, la gioia di Faragò per quella rete da tre punti: "Il mio gol più bello"
I gol li ha sempre fatti, soprattutto in Serie B. Tanti per un centrocampista anche se non belli da vedere. Nel calcio basta poco per gioire. Pancrazio Paolo Faragò il primo gol in Serie A lo aveva firmato con un tiro sporco.
Il secondo è pure bello oltre che importante. Il centrocampista concorda: "Forse uno dei gol più belli della mia carriera. Non male perché abbiamo colto una vittoria a cinque minuti dalla fine scacciando la paura di non riuscire a vincere".
IL CAGLIARI IN CRESCITA - Un diagonale rasoterra che batte sul palo lontano e si adagia in rete, scatenando il popolo rossoblù. Una liberazione per il Cagliari di Diego Lopez che con determinazione ha inseguito i tre punti, senza mai perdere la pazienza e continuando ad applicare i dettami della settimana.
"Abbiamo creato tanto - continua Faragò - il Cagliari ha fatto una partita diversa, con grande intensità stavolta. Dal 5' all'ultimo minuto ha tenuto bene il campo, ha creato gioco e alla fine ha colto un risultato che riporta un po' di tranquillità in classifica, alleviando la paura".
IL RIFINITORE DI DESTRA - Una squadra in crescita dove finalmente si colgono gli automatismi, dove il tema d'attacco varia costantemente, con circolazione rapida e migliorando la tecnica. In tutto questo Faragò è il rifinitore di destra, lo stantuffo che spinge e che deve rifornire gli attaccanti.
"Abbiamo saputo allargare il gioco e occupare il campo in tutta la sua larghezza, rimanendo compatti, sovrapponendoci costantemente e rifornendo il settore offensivo". Finalmente una squadra che piace ai tifosi, visibilmente soddisfatti della prova.
"Stavamo soffrendo anche più del dovuto e sono contento della vittoria da dedicare proprio a loro e alla società. Hanno avuto pazienza e ci hanno continuato a sostenere. E poi, in particolare, il presidente ci è stato particolarmente vicino".
FARAGÒ EMBLEMA ROSSOBLÙ - La pazienza di vedere crescere la squadra, perché questo è l'obiettivo dichiarato fin dall'estate scorsa. Paolo Faragò è un po' il simbolo: arrivato in punta di piedi si è trovato inizialmente in difficoltà, qualche errore importante ma anche tanto lavoro settimanale.
E la crescita di partita in partita è evidente: "Il nostro riferimento deve essere solo il lavoro. Da tre settimane abbiamo iniziato un percorso nuovo. Un sistema di gioco diverso per il quale dovremo allenarci e perfezionare sempre più le intese".
Solo l'inizio del capitolo Lopez, secondo Faragò: "Abbiamo molti margini di crescita. Non dobbiamo fermarci ma continuare ad apprendere".
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