Un volo decisivo, al 90’, per negare all’Atalanta il gol della vittoria e blindare lo 0-0 del Cagliari. Elia Caprile, allo scadere, ha fatto una parata clamorosa su Vanja Vlahović. «Un pizzico fortunata, perché la palla girava in modo strano: ho sperato che uscisse, per fortuna è andata bene», il suo commento sull’intervento chiave. «Questo è un pareggio importante, fatto contro una grande squadra che gioca per lo scudetto e la Champions League».

In ottica salvezza, il pareggio è un risultato che vale tantissimo per il Cagliari. «Ci portiamo a casa, oltre al punto, la prestazione», segnala Caprile. Che, da portiere, non può non essere soddisfatto per un’altra indicazione data dal match di Bergamo: «Lo 0-0 conta perché, finalmente, non abbiamo subito gol. E domenica arriva la Juventus, che è un’altra grande squadra».

Da un mese e mezzo rossoblù, Caprile ha lasciato alle spalle le panchine di Napoli e ora è di nuovo protagonista in Serie A, come era avvenuto la scorsa stagione proprio con Nicola in panchina. «Il Cagliari mi ha dato la possibilità di venire a giocare e mettermi in discussione. So che Nicola ha spinto tanto per me, cerco di lavorare sodo e ripagare la fiducia che ha avuto nei miei confronti».

Sul gol annullato a Brescianini, per un fallo ai suoi danni, Caprile spiega: «Posch mi ha toccato, se non mi carica la palla la blocco. Se tocchi il portiere è sempre fallo, anche se chi attacca è di spalle. Si vedono fischi per molto meno: il fallo per me ci sta».

© Riproduzione riservata