Anche se lontano dal parquet e dal canestro, il Buk Uri è riuscito ad andare a segno e lo ha fatto compiendo un bel gesto nei confronti della popolazione del paese turritano, a cui la società cestistica ha donato seicento mascherine certificate CE.

Il Basket Uri Club, molto seguito e apprezzato dagli abitanti del comune, è ambasciatore dei colori giallorossi nella C Silver maschile, massimo torneo maschile regionale che in questa stagione, prima della chiusura anticipata dei campionati, la squadra di coach Aldo Motzo stava disputando con i gradi di neopromossa. "È bastata una videochiamata tra dirigenti, nel nostro piccolo volevamo fare la nostra parte e così, grazie anche alle indicazioni forniteci da una farmacia del paese, siamo riusciti a ordinare le mascherine e, nel giro di una settimana, le abbiamo consegnate", ha spiegato il presidente del Buk, l'avvocato Michele Galia. "Abbiamo un bellissimo pubblico, non meno di cento tifosi ci supportano quando giochiamo in casa e noi ci tenevamo essere vicini alla popolazione. Avere una prima squadra in un campionato importante come la serie C è una bella vetrina, soprattutto in un paese di tremila anime, e inoltre in questi anni abbiamo lavorato tanto per avvicinare i bimbi al basket".

Così, in un periodo in cui anche le società sportive devono fare i conti con la drammatica crisi economica, i timori di vedere gli sponsor allontanarsi e il mancato incasso delle quote mensili, l'Uri ha voluto lanciare un segnale di speranza. "Siamo una piccola società, ma siamo molto impegnati nel sociale e nel nostro piccolo, quando serve, proviamo a dare una mano", ha aggiunto il numero uno del sodalizio cestistico di Uri. "I campionati si sono chiusi all'improvviso ma non per questo volevamo sparire. Non dimentichiamo che accanto alla prima squadra è cresciuto, grazie alla competenza dei tecnici Dario Ziranu e Renato Pischedda, anche un florido vivaio di circa sessanta giovanissimi, tra cui quelli che militano nella competitiva U13, e i bimbi sono sempre stati i nostri primi tifosi. La gente ci è stata accanto e noi abbiamo voluto ricambiare con un gesto che possa sensibilizzare la popolazione affinché usi regolarmente le mascherine per la sicurezza di tutti, è stata una piccola donazione per esprimere la nostra vicinanza".
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