Sport equestri, a Tanca Regia brillano Giorgina AA e Vera Venere
Il premio regionale sardo conferma la salute dell’allevamento sardoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Arrivano da Silanus i due migliori cavalli tra i 156 presentati a Tanca Regia in occasione della quattro giorni del 63esimo Premio regionale sardo organizzato dall’Asvi, l’agenzia sarda per lo sviluppo e valorizzazione ippica, secondo regolamenti e disciplinare del Masaf, il Ministero dell’Agricoltura.
Per i 3 anni si impongono l’anglo araba e campionessa sarda Giorgina AA e il sella italiano, nato e allevato anch’esso nell’Isola, Vera Venere, che hanno vinto la combinata, ovvero la classifica che tiene contro delle tre prove sostenute: la prova morfo-attitudinale, la prova di salto in libertà e la prova di obbedienza e andature.
Nelle singole prove si registrano i successi di Galienu AA (allevato da Salvatore Sedda di Nuoro e presentato dal giovanissimo Gioele Brazzi, appena 15 anni) per gli anglo arabi nella prova di salto in libertà, di Galassia Baia AA (allevata da Leonardo Piras e presentata da Marco Dessì) nella prova di obbedienza e andature per gli anglo arabi di 3 anni e di Gulliver Ortueri AA (allevato da Michele Deserra e presentato da Marco Dessì) nella prova morfo-attitudinale per i maschi anglo arabi.
Per i sella italiano il migliore puledro dopo tutte e tre le prove è risultato Vera Venere, femmina allevata da Salvatore Morittu di Silanus: la figlia di Babalou de Ligny e Amabile da Ksar-Sitte è stata presentata da Francesco Arca, decisiva l’ottima prova nel salto in libertà dove ha staccato gli avversari. Infine, la prova di obbedienza e andature dei sella italiano è stata appannaggio di Giudea Lady, presentata da Filippo Sechi, mentre la prova di modello ha visto la vittoria nei maschi di Glenny, allevato da Francesco Motzo e presentato da Luca Riccardi, e nelle femmine di Genna Silana, dell’agenzia Asvi, presentata da Pietro Arba.
Al di là dei risultati, nel complesso la quattro giorni andata in scena nell’impianto di Abbasanta si è rivelata una buonissima vetrina che conferma la salute dell’allevamento sardo, capace di esprimere numeri superiori a qualsiasi altra regione italiana.
