Guspini-Li Punti, rissa in campo e accuse: attese lunghe squalifiche
Diversi i momenti di nervosismo, con un tutti contro tutti che si è concretizzato a circa un quarto d'ora dalla fine sul punteggio di 0-1Marco Piras, allenatore del Guspini (foto Spignesi)
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Il playout di ritorno di Eccellenza di ieri, Guspini-Li Punti, lascia diversi strascichi per quanto avvenuto in campo e fuori. Sei espulsioni (cinque giocatori e l’allenatore del Guspini), una rissa che ha obbligato l'arbitro a fermare il gioco quasi dieci minuti, le forze dell'ordine schierate a bordo campo e inevitabili lunghe squalifiche in arrivo. Diversi i momenti di nervosismo, con un tutti contro tutti che si è concretizzato a circa un quarto d'ora dalla fine sul punteggio di 0-1. Fra i tanti episodi un calcio dato da Festa a Carabajal a terra (motivo dell'espulsione), una rissa collettiva e una caccia all'uomo che ha visto Lorenzoni del Li Punti rincorso da vari avversari. L'arbitro Senes è poi riuscito, a fatica, a riportare la calma e far finire la partita, con l'1-2 che salva i sassaresi vittoriosi all'andata con lo stesso risultato.
Le accuse. Si attende il Giudice Sportivo, ma ci sarà un'ulteriore coda: “La cosa gravissima è che il 25 maggio avevo avvisato la Digos che c'era il rischio di tafferugli. Erano arrivate minacce ai nostri giocatori, sia personalmente sia sui social”, l'accusa del presidente del Li Punti Salvatore Virdis. Nei sassaresi sono stati espulsi Lorenzoni (dalla panchina) e Ruiu, nei biancorossi Caddia, Michele Fadda e Festa oltre al vice allenatore Salvatore Fadda. “Avevo deciso già da prima di lasciare il calcio”, l'amarezza del patron del Guspini Stefano Serpi. “Sono deluso per l'atteggiamento, ma segnalerò cos'è successo a livello arbitrale nelle due partite”. I campidanesi, che già si erano lamentati all'andata perché l'arbitro era di Sassari e quindi concittadino del Li Punti, da ieri contestano il gol dello 0-1 chiedendo una carica sul portiere.