Il Villasimius è tornato al lavoro in vista del prossimo campionato di Eccellenza, massimo torneo regionale sardo che si preannuncia più competitivo che mai. La squadra ha iniziato la preparazione il 4 agosto sotto la guida del nuovo allenatore Antonio Prastaro, tecnico motivato e determinato a costruire un gruppo solido e pronto ad affrontare una stagione lunga e impegnativa.

Prastaro ha voluto subito sottolineare l’impegno del gruppo e la voglia di crescere, nonostante il profondo rinnovamento della rosa: “Stiamo lavorando dal 4 agosto. Il gruppo è disponibilissimo e ben motivato al lavoro. Sappiamo di affrontare un campionato difficile, dove ogni squadra è competitiva, pertanto solo lavorando si può confrontarsi con tutti gli avversari”, ha dichiarato l’allenatore.

Il Villasimius si presenta infatti al via del torneo con un organico quasi completamente rivoluzionato: “Siamo un cantiere aperto, perché abbiamo cambiato tutta la rosa, ad eccezione di pochi elementi”, ha spiegato Prastaro, che ha poi chiarito quali siano gli obiettivi principali del club: “L’obiettivo è l’impegno e il rispetto del campionato, cercando di farci trovare pronti ogni partita. Poi sarà il campo a dirci dove possiamo arrivare”.

Una dichiarazione che rivela umiltà e consapevolezza, ma anche un approccio equilibrato: niente pressioni eccessive, ma tanto lavoro e concentrazione per costruire qualcosa di solido. “È importante per la nostra società lavorare sereni e cercare di tirare fuori il meglio senza entrare in situazioni ‘calde’ di classifica. Il mio compito è quello di creare una squadra dalle buone individualità a disposizione”, ha concluso il tecnico.

Nel frattempo, si avvicina il primo impegno ufficiale della stagione: esordio in Coppa Italia previsto per sabato 31 agosto alle ore 17:00 sul campo del Lanusei. Un test subito impegnativo per misurare i primi frutti del lavoro svolto durante la preparazione estiva.

La strada è tracciata: umiltà, lavoro e coesione. Il Villasimius non promette miracoli, ma vuole guadagnarsi sul campo il rispetto degli avversari, partita dopo partita. E in un campionato duro come l’Eccellenza, questo è già un segnale importante.

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