Per poter esporre il cartello "fine lavori", per quanto riguarda le quattro compagini galluresi del torneo di Eccellenza, i tempi ancora non sono del tutto maturi. Perlomeno per due di esse però, ci riferiamo a Budoni e Calangianus, il fatidico giorno potrebbe arrivare in anticipo. Un chiaro segnale in tal senso ha fatto capolino all'indomani della disputa della decima giornata di ritorno, con i successi dei costieri budonesi e dei collinari calangianesi. Per le altre due, Tempio e San Teodoro Porto Rotondo, la prima impegnata nel discorso playoff e l'altra nell’accesa lotta per non ritrovarsi nei paludosi playout, potrebbero occorrere tutti i restanti cinque turni per vedere soddisfatte le aspettative.

Vincendo, come da pronostico, in quel di Li Punti, la compagine cara a patron Sanna ha ulteriormente allungato sulla seconda, ora il Monastir, e con la sicurezza riservata alle grandi, guida la classifica con 6 punti di vantaggio. In poche parole, al Budoni sarebbe sufficiente un tris di vittorie per tagliare il traguardo promozione, nonché ritorno in Serie D. Dal canto loro, i ragazzi del presidente Dino Fois e parliamo del Calangianus, potrebbero, in caso di risultato positivo a Nuoro, brindare con anticipo al traguardo salvezza. Nel frattempo ieri al "Signora Chiara", è stata salutata con grande soddisfazione, nell'intervallo della gara vinta 7-0 col Ghilarza, la vittoria degli Allievi dell'Academy FBC Calangianus, che sotto la guida dell'allenatore locale Roberto Luciano ha primeggiato nella categoria Allievi Provinciali, ottenendo la promozione in quella Regionale.

Dopo questa parentesi di calcio giovanile, torniamo al massimo torneo sardo parlando del Tempio: i "galletti", che hanno nel presidente Sechi il loro primo e appassionato tifoso, perdendo a Iglesias hanno spianato la strada del secondo posto al Monastir. Per cercare di riconquistare la piazza d'onore, che badi bene non significa solo prestigio ma importanti vantaggi pratici, Roccuzzo e compagni dovranno cercare e trovare la vittoria in tutte le rimanenti partite e nel contempo sperare in qualche passo falso dell'undici di Angheleddu.

Praticamente lo stesso discorso appena fatto vale anche, ma per ciò che concerne l'evitare i playout, per il San Teodoro che ha in Ezio Setzi il caposaldo societario di una compagine formata da due entità calcistiche dal grande passato (i viola e il Porto Rotondo) e che vogliono ancora far sentire la loro voce nella sempre più affascinante e competitiva Serie A sarda.

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