L’Olbia lavora a testa bassa per trovare la condizione: il 31 agosto l’esordio in coppa
A livello societario tutto tace, amministrativi senza stipendio da aprilePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Dopo la conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico Giancarlo Favarin, l’Olbia ripiomba nel silenzio più assoluto. La priorità, per citare le parole dell’allenatore, «è guadagnare velocemente la condizione per poter affrontare il campionato». Al via il 7 settembre in casa dell’Albalonga, con la preview della Coppa Italia di Serie D il 31 agosto in trasferta contro una tra UniPomezia e Monastir. Dunque, testa al campo: per le parole ci sarà tempo e modo.
«Siamo un pochino in ritardo rispetto alle avversarie, ma nella mia modesta carriera qualche situazione del genere l’ho vissuta, e per fortuna, toccando ferro, è sempre finita bene», ha sottolineato lunedì Favarin. «Ora dobbiamo pensare a mettere in piedi la squadra e a farla partire: servono giocatori che sappiano sacrificarsi, con le motivazioni giuste, perché il girone è più tosto dell’anno scorso». I giocatori coinvolti sarebbero una ventina, e tra questi ci sono molte conferme: Ragatzu, Biancu e Buschiazzo, ma anche Maspero, Furtado, Anelli, Ascioti, Lucarelli, Petrone, Marroni, Cabrera e Islam, e gli under Caddeo, Cassitta, Cubeddu e Perrone, più diverse new entry e Staffa che torna a Olbia dopo la parentesi Trastevere, durata 5 mesi.
La preparazione, iniziata lunedì, prosegue a Loiri: per provare a recuperare terreno, i bianchi non si fermeranno neppure a Ferragosto. All’organizzazione della stagione starebbe pensando il nuovo club manager Riccardo Pecchi, arrivato a Olbia con Favarin e impegnato anche sul fronte del mercato, mentre non è dato sapere chi al momento stia sostenendo economicamente l’Olbia, in bilico tra la SwissPro finanziata dall’imprenditore turco Murat Yilmaz, di fatto proprietario del club gallurese, e il presunto gruppo di imprenditori interessati all’acquisto, che attendono gli ultimi due bilanci per avere un quadro preciso dell’esposizione debitoria dell’Olbia Calcio.
Quella di maggio è l’ultima mensilità che risulta saldata: per giugno e luglio i tesserati – giocatori e membri dello staff tecnico – dovranno attendere ancora, a danno anche della classifica, dove ai 2 punti di penalizzazione che arriveranno per il ritardo nel pagamento dello stipendio di maggio si aggiungeranno quelli per gli emolumenti di giugno.
Gli amministrativi attendono, invece, anche maggio, mentre per ridurre le spese e iniziare a far quadrare i conti oltre al taglio di diversi collaboratori chi gestisce oggi l’Olbia – che non è chiarissimo al di là del consulente impegnato nell’operazione per la cessione del club – ha optato per la chiusura dello store di Corso Umberto, aperto a dicembre.