Corsa intesa come identità, come ricerca personale, come rappresentatività del proprio essere e delle proprie speranze: tutto questo è ciò che caratterizza l’Isolarun, squadra di atletica leggera cagliaritana, che a cinque anni di distanza dalla sua fondazione è diventata il punto di riferimento del mezzofondo isolano conquistando piogge di titoli regionali e nazionali. Spiccano i due ori del poliedrico Riccardo Spanu che nel 2020 vinse il campionato italiano Allievi sui 3000 metri, mentre quest’anno ha fatto suo il Tricolore sempre sui 3000 al primo anno della categoria Juniores. Due sigilli emozionanti, che testimoniano la classe di una promessa genuina di un movimento in evoluzione e con ampi margini di crescita. Come quelli di Gabriele Motzo, ingegnere di 28 anni, quest’anno campione sardo di Cross Corto vinto con autorevolezza e proiettato verso il miglioramento sulle sue distanze predilette dei 1500, 3000 e, soprattutto, 5000. In ottica futura, altro giovanissimo di belle speranze è senza dubbio Mattia Soi che a 16 anni ha già abbattuto il muro dei 2 minuti negli 800, dimostrando una ottima velocità di base che potrà tornargli utile nei finali accesi del doppio giro di pista. L’Isolarun è, più che una squadra, una vera e propria famiglia che coinvolge circa 300 persone sparse per tutta Italia, all’insegna del divertimento e del rispetto reciproco.

‘’Quando abbiamo fondato l’Isolarun’’, racconta il presidente Giuseppe Floris, 43 anni, ‘’volevamo creare un team in cui mettere la corsa al centro di tutto creando una forte identità di squadra. Volevamo incentivare e valorizzare l’aspetto umano, dando vita a un nostro codice etico che dell’amicizia, della lotta al doping e dell’unione fa i suoi capisaldi’’.  Capisaldi che per gli alfieri con la divisa sociale dal sgargiante color magenta, marchio di fabbrica del gruppo, hanno portato al raggiungimento di risultati di valore grazie a tecnici preparati e pronti a mettersi in gioco. ‘’Un ruolo importantissimo ricopre indubbiamente Giulio Muzzolon, allenatore del nostro settore Assoluto’’, aggiunge Floris. ''Giulio è un tecnico di livello nazionale, con tanta esperienza alle spalle, sempre pronto a mettersi alla prova e a trarre il meglio dagli atleti che segue focalizzandosi su ognuno di loro con attenzione e massima precisione’’. Precisione che caratterizza anche gli altri allenatori dell’Isolarun. ‘’Ci dividiamo tra il ‘’Santoru’’ di Cagliari e il centro sportivo Suja di San Sperate. A Cagliari i bambini sono seguiti da Stefania Mereu, mentre a San Sperate da Angelo Contu – che segue anche gli Assoluti – poi Alessandro Nurchis e Massimo Pia. Ognuno di loro è un tassello fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi che ci prefissiamo’’.

Obiettivi che non mancano di certo per la nuova stagione. ‘’Prima di tutto ci auguriamo che la pista di San Sperate possa essere ristrutturata’’, evidenzia Floris. ‘’Purtroppo è usurata, ha oltre trent’anni di vita. L'illuminazione non è delle migliori, su 4 fari solo uno è acceso. Ci auguriamo che si possa intervenire il prima possibile’’.  Pista, strada e cross: il futuro dell’Isolarun passa per i principali teatri di sfida dell’atletica leggera. ‘’Per il prossimo triennio vorremmo creare una squadra competitiva Assoluta per il cross lungo e una per i Societari su pista, un progetto ambizioso e non facile ma per cui ci impegneremo al massimo’’, conclude Floris. ‘’Parteciperemo, con il settore Master, al campionato  europeo a Grosseto sia nella 10 km che sulla mezza, poi faremo la storica ‘’Stramilano’’. Inoltre, continueremo a rafforzare il settore giovanile, come dimostra l’arrivo della promettente Allieva Giulia Carta che tra le Cadette ha realizzato tempi interessanti sui 1000 metri correndo in 3’10’’91 e, infine,  ci auguriamo di riuscire ad organizzare la nostra prima gara su strada introducendo una formula nuova e accattivante. Le idee non mancano e faremo di tutto per renderle concretezza: l’Isolarun vuole essere l’isola felice dell’atletica, aperta a tutti. L’Isola di chi si ritrova nella magia della corsa, in qualsiasi momento e a qualsiasi età senza alcuna distinzione’’. 

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