A Sant'Anna Arresi jazz nel segno dei diritti civili. Per la trentaquattresima edizione della rassegna "Ai confini tra Sardegna e jazz" (dal 30 agosto all'8 settembre), gli storici organizzatori di Punta Giara hanno allestito un programma parallelo così ricco che potrebbe reggere una manifestazione a sé.

Un universo mondo di concerti sulla spiaggia di Porto Pino e nella località di Palmas Vecchio (a San Giovanni Suergiu) o sulla spiaggia di Is Solinas (a Masainas). Un pacchetto di proposte che esalta un'edizione che quest'anno è dedicata a Gershwin e al suo "Porgy and Bess".

"Partendo dalle polemiche sul presunto razzismo di Porgy and Bess, Basilio Sulis - storico direttore artistico del festival - ha chiesto ai musicisti di interpretare in maniera totalmente libera, in chiave jazz, naturalmente, il tema dell'intolleranza che purtroppo ancora esiste", spiega Paolo Sodde, presidente dell'associazione Punta Giara.

L'offerta è di primo livello: si parte il 30 agosto con Dwight Trible Quartet, quindi spazio alle percussioni di Kahil El'Zabar (che ha suonato con Stevie Wonder), Lonnie Holley, Mattew Ship Trio, Joshua White, Nicole Mitchell, Burnt Sugar The Arkestra Chamber, e tanti altri. Poi anche moltissime produzioni originali, "di quelle che solo a Sant'Anna Arresi si possono ascoltare", sottolinea Sodde. Una di queste sarà la Sardinia Instabile Orchestra che il 2 settembre presenterà un progetto dedicato a Carlo Mariani (un non sardo con la passione delle launeddas) diretto da Sandro Satta (sassofonista), Paolo Carrus (pianista) e Alberto Balia (multistrumentista).
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