L’arte come atto di insubordinazione, come gesto di fuga dal già visto. Antonio Rezza e Flavia Mastrella tornano con Metadietro, nuova creazione in anteprima nazionale ospitata da Sardegna Teatro dal 10 al 12 ottobre, negli spazi del The Space Cinema – La Corte del Sole di Sestu, trasformato per l’occasione in teatro. Un evento che ribadisce la vocazione sperimentale dell’Isola come laboratorio artistico e punto d’incontro tra linguaggi.

Rezza e Mastrella, Leone d’Oro alla carriera per il Teatro nel 2018, sono da oltre trent’anni una delle coppie più radicali e inclassificabili della scena contemporanea.

In Metadietro continuano la loro esplorazione del linguaggio, del corpo e del caos, portando sul palco una riflessione grottesca e poetica sulla libertà e sull’inadeguatezza del nostro tempo.

«L’ammutinamento è sempre auspicabile in un organismo sano», afferma Rezza, delineando la genesi dello spettacolo. Al centro, un “ammiraglio blu elettrico” che tenta di salvare la propria nave mentre l’equipaggio, stordito dalle “ossessioni di mercato”, lo trascina in una deriva collettiva.

La metafora si fa politica e filosofica: la salvezza di chi è vicino non coincide con la fuga di chi vive di idee. «Nessuno è colpevole», conclude Rezza, «c’è solo un gran divario nello stare al mondo». Il linguaggio – visionario, frammentato, sempre ironico – conserva quella forza corrosiva che da anni fa del performer un autore unico, capace di oscillare tra comicità e tragedia.

Se Rezza dà voce e corpo al delirio contemporaneo, Flavia Mastrella costruisce lo spazio in cui quel delirio prende forma.

«Tornare alla dimensione naturale e selvaggia è impossibile», spiega l’artista. «Viviamo una nuova preistoria: la mansione umana è confusa e inadeguata».

La scena diventa un paesaggio artificiale, un “ecopentagono” in cui la tecnologia è materia e fantasma, luogo di attrito tra corpo e macchina.

Le sue installazioni – sempre visionarie e concettualmente dense – restituiscono l’immaginario di un mondo in cui “la crudeltà tecnologica permea l’essere vivente” e “l’eroe è scomparso”. È una visione lucida e disturbante, che interroga la natura stessa del gesto teatrale.

Per questa anteprima, Sardegna Teatro rinnova la propria vocazione alla contaminazione tra arti e spazi. Dopo le collaborazioni con Grendi e Playcar, l’ente diretto da Massimo Mancini sigla una nuova sinergia con The Space Cinema Sestu – La Corte del Sole, che per la prima volta si trasforma in un teatro vero e proprio.

Un esperimento che riflette l’idea di cultura come spazio fluido, capace di invadere luoghi non convenzionali e di rovesciare le abitudini del pubblico.

Dopo l’anteprima isolana, Metadietro approderà al Piccolo Teatro di Milano (Sala Strehler) e al Teatro Vascello di Roma, confermando la centralità di Rezza e Mastrella nella ricerca artistica italiana. La loro presenza in Sardegna non è solo un passaggio produttivo, ma una scelta simbolica: l’isola come margine fertile, luogo dove la sperimentazione può ancora permettersi di essere radicale.

(Unioneonline/Fr.Me.)

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