«Il ministro Giuli da ascoltare al contrario, come un disco dei Black Sabbath»: l'ironia di Geppi Cucciari ai David di Donatello
Il discorso della conduttrice cagliaritana in Quirinale: «Un luogo attempato e di fascino, come il suo inquilino Mattarella»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Siamo qui riuniti per questa occasione che, lo dico subito affinché nessuno si preoccupi, sarà particolarmente sobria». È l’inizio del discorso senza freni di Geppi Cucciari, che ha condotto questa mattina la presentazione dei David di Donatello al Quirinale: un messaggio, che ironizza sulle indicazioni per le celebrazioni dello scorso 25 aprile dopo la morte di Papa Francesco, che dà il via a una raffica di battute su una lunghissima serie di temi. Fra cui proprio il Conclave di oggi: «Habemus David oggi, domani nei giornali non si parlerà d'altro», scherza la cagliaritana, candidata come migliore attrice per “Diamanti”.
Geppi Cucciari si rivolge poi al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, presente in prima fila. «Lei dovrebbe diventare Papa, per la pazienza che ha avuto coi politici italiani dovrebbe essere santo subito: San Sergio», con una reazione divertita dello stesso presidente. «Questo luogo attempato ma di luccicante fascino, proprio come il suo inquilino, un tempo era utilizzato dalla famiglia Savoia come Airbnb. Mentre qui oggi c'è il nostro presidente, che è a un passo ormai dall'usucapione, ha stipulato suo malgrado un 7+7. Questo per dire che di fronte a me ci poteva essere seduto Emanuele Filiberto: scampato pericolo».
Ma uno dei principali “bersagli” di Geppi Cucciari è il ministro della Cultura, Alessandro Giuli. «Voglio portarle la mia solidarietà, perché molti sottolineano la sua potente retorica, il suo eloquio forbito: in realtà sono sempre interventi cristalli, al tempo dei social una volta che uno dice un qualcosa di più evoluto viene additato di questo. Lei è l'unico ministro i cui interventi possono essere addirittura ascoltati al contrario, come un disco dei Black Sabbath, e a volte migliorano».
Col ministro Giuli, il discorso di Geppi Cucciari ironizza anche sul cinema: «La straordinaria riforma che lei si è trovato aveva anche dei passaggi preziosi, fra cui quella di attribuire i fondi alle pellicole sui "grandi italiani". Temo di avere una cattiva notizia: stanno finendo. Dopo "Il giovane Leopardi", Elio Germano sta per girare il sequel "Leopardi e quel rumore in garage". Pierfrancesco Favino sta finendo le riprese di "Io, Topo Gigio", Margherita Buy sarà Cristina D'Avena in un film sulla 2, "Kiss me Licio"».
La premiazione dei David di Donatello si terrà stasera, in diretta su Rai 1 a partire dalle 21.40, con la conduzione di Elena Sofia Ricci e Mika. «Sono emozionata e felice di celebrare una grande tradizione tutta italiana: la capacità di romanzare e creare storie bellissime e coinvolgenti, spesso partendo dal nulla. Federico Fellini, Mario Monicelli, Porta a Porta: tre esempi di inventiva che il mondo ci invidia», ha proseguito Geppi Cucciari.