Tra i più rappresentativi autori del cinema fantasy-horror, da sempre ispirato al gotico, al macabro e all’occulto, il geniale Tim Burton celebra con entusiasmo l’uscita della seconda stagione di “Mercoledì”, approdata sugli schermi televisivi il 6 agosto con il primo blocco di episodi, in attesa delle puntate conclusive previste per il 3 settembre. Seguito di una serie tra le più apprezzate su Netflix - ancora detentrice del record per il maggior numero di ore viste in una settimana per una produzione in lingua inglese sulla piattaforma - “Mercoledì 2” rilancia la posta con scelte narrative nuove e più coraggiose, pur conservando lo spirito e l’ironia che hanno decretato il successo della prima stagione.

Ad arricchire il cast contribuiscono nuovi volti di rilievo: tra questi, spicca la star della musica e del cinema Lady Gaga, che interpreterà Rosaline Rotwood, docente della Nevermore Academy il cui percorso s’incrocerà con quello della tenebrosa Mercoledì. In occasione della première londinese di “Mercoledì 2”, Burton - in veste di regista e produttore della serie - non ha mancato di elogiare l’artista, augurandosi che la loro collaborazione possa proseguire ben oltre i confini dello show televisivo. In un’intervista a Variety, ha dichiarato: «È davvero un'artista, e per me lavorare con un'artista è qualcosa di ispirante».

Il maestro ha inoltre paragonato l’energia della cantante a quella di altri grandi professionisti come Steve Buscemi e Joanna Lumley, anch’essi al loro debutto nella serie. Il clima sul set, ha raccontato il regista, è stato incantevole, e l’apporto dei nuovi membri del cast ha permesso di raggiungere un risultato che altrimenti non sarebbe stato possibile. Alludendo a un futuro professionale condiviso con Lady Gaga, Burton ha lasciato trapelare qualche dettaglio intrigante: ospite al Giffoni Film festival, ha ammesso di «aver fatto qualcos'altro con lei. Non posso dire altro. Ma lo spero davvero».

Immancabilmente, il director ha offerto anche qualche anticipazione sui contenuti della nuova stagione. Al centro del progetto c’è il desiderio di esplorare più a fondo l’intimità e le stranezze del nucleo familiare. In questo senso, ha dichiarato: «C'è Mercoledì e sua madre, ma anche Morticia con sua madre, (si entra) più in profondità nella stranezza di questa famiglia. Tutti dicono che la loro famiglia è strana, ma io rispondo: mostramene una normale. Non ne ho mai incontrata una in tutta la mia vita». Alle prime domande su una possibile terza stagione, Burton ha confermato i lavori in corso, senza sbilanciarsi troppo: «Stiamo lavorando alla terza, certo, ma io sto ancora finendo un episodio della seconda. Shh!».

Anche la giovane Jenny Ortega, protagonista dello show e ormai tra le attrici più promettenti di Hollywood, ha condiviso alcune considerazioni sulla collaborazione con Lady Gaga. In una recente intervista a E! News, ha definito l’incontro con la popstar «un sogno assoluto» e l’ha descritta come una professionista «incredibilmente dolce, generosa e gentile». Inoltre, ha raccontato come l’unione tra due personalità così creative come Tim Burton e Lady Gaga abbia dato vita a un’esperienza unica sul set: «Essere lì con lei e con Tim è stato qualcosa di unico. Entrambi mi hanno influenzata artisticamente in modi profondi. È stato strano scoprire quanto fosse gentile e riservata. Non sai mai cosa aspettarti da Gaga, ma puoi sempre aspettarti gentilezza e generosità».

Un’ultima curiosità, emersa durante un’intervista doppia per The Hollywood Reporter, riguarda l’abitudine - condivisa da Ortega e Burton - di non riguardare i film o le serie a cui lavorano. L’attrice ha confessato: «Non lo faccio. Non ci riesco. Penso che non riuscirei mai più a recitare. La prima volta che ero in tv, mia madre ha invitato tutti a guardare insieme in salotto, e io non volevo uscire dalla mia stanza. Mi ha detto: Jenna, devi venire a guardare, è qualcosa di entusiasmante! E le ho risposto: io ero lì. Ho chiuso la porta ed è finita così».

Sulla stessa linea, il regista ha aggiunto: «Non guardo mai i miei film. L'ultima volta che sono stato a una proiezione avevo gli occhi chiusi per tutto il tempo. Le persone hanno pensato fossi addormentato. Ero entrato in una situazione psicologica simile a un coma. Mi piacciono alcune parti di quello che faccio. Semplicemente mi sento davvero vulnerabile quando guardo qualcosa che ho fatto. Ma è divertente, vorrei poterlo apprezzare di più. Mi piace fare le cose, ma non ci ritorno su spesso, non le riguardo».

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