Una musica "senza voce" attraverso la lingua dei segni, ideata per chi voce non ha: nasce ad Ozieri il "Coro delle Mani Bianche", progetto sperimentale che ha coinvolto 48 alunni della scuola primaria del Cantaro dell'Istituto Comprensivo n°2 e che consiste nel "cantare" i suoni utilizzando le mani, interpretando la musica nella lingua dei segni.

L'iniziativa, avviata durante quest'anno scolastico, ha visto gli alunni delle classi 3^A, 3^B e 4^C cimentarsi in un laboratorio settimanale di musica, nel quale hanno potuto esplorare un mondo nuovo, immergendosi nella comunicazione non verbale basata sulla lingua dei segni italiana (conosciuta come LIS) e lo studio di video-traduzione di canzoni.

Questa tipologia di lavoro, accolta con entusiasmo dal dirigente scolastico Paolo Carta e che dovrebbe essere affiancata in futuro da un percorso di formazione sul linguaggio dei segni rivolto ai docenti, trova ispirazione nell'esperienza venezuelana del coro delle "Manos Blancas".

La formazione, nata nel 1999 su intuizione di Jhonny Gómez e Naybeth García durante un programma di educazione speciale per bambini con deficit uditivi, visivi, cognitivi, motori e autistici, utilizza un metodo ormai applicato a livello mondiale a sostegno dell'integrazione e dell'abbattimento delle barriere fisiche e sociali e che, in Italia, ha portato alla nascita di Cori delle Mani Bianche a Torino, San Vito al Tagliamento, Castelfranco Veneto, Carpi, Sesto Fiorentino, Pistoia, Roma e Cagliari.

La prima esibizione degli alunni del Coro delle Mani Bianche del Cantaro sarà in occasione del saggio di fine anno in programma venerdì 1 giugno (dalle 9.30) al Teatro Civico "Oriana Fallaci".
© Riproduzione riservata