La Sardegna continua a interrogarsi sul proprio futuro e sul rapporto con i suoi giovani sparsi nel mondo.

In questa prospettiva si inserisce la terza edizione di Talent in Sardinia, il concorso di idee promosso dal Comitato Regionale Emigrazione Immigrazione Acli, con il supporto delle associazioni di tutela e dei circoli sardi, e sostenuto dall’assessorato regionale al Lavoro, Formazione professionale, Cooperazione e Sicurezza sociale, in collaborazione con la Fondazione di Sardegna.

L’iniziativa si colloca all’interno delle attività dell’Anno dell’Emigrazione sarda in Argentina e mira a rafforzare il dialogo culturale e progettuale tra l’Isola e le comunità sarde all’estero. L’obiettivo è ambizioso: attrarre fino a cinque giovani emigrati, di prima o di successive generazioni, di età compresa tra i 18 e i 35 anni, offrendogli l’opportunità di sviluppare idee e progetti innovativi legati alla Sardegna.

I settori coinvolti spaziano dalla promozione culturale e turistica all’enogastronomia, dal sociale all’Ict e all’imprenditoria, in una visione che mira a coniugare identità, innovazione e sviluppo.

I partecipanti selezionati saranno chiamati non solo a presentare proposte progettuali, ma anche a contribuire alla costruzione di reti e partnership internazionali capaci di modernizzare il sistema socio-economico regionale.

Ai vincitori è riservato uno stage in Sardegna della durata di 2-4 settimane, durante il quale potranno finalizzare i propri progetti grazie a un supporto tecnico concreto: seminari, workshop tematici e occasioni di confronto con imprese, enti pubblici, università e centri di ricerca.

Un percorso pensato per facilitare collaborazioni durature e trasformare le idee in opportunità reali.

Alla base del progetto c’è una riflessione profonda sul fenomeno migratorio che continua a interessare l’Isola, soprattutto tra i giovani altamente qualificati.

Talent in Sardinia non si limita a immaginare il rientro definitivo, ma propone una formula innovativa di “rientro temporaneo”, capace di generare valore per il territorio e di aprire nuovi canali di internazionalizzazione per comunità e imprese locali.

Dopo due edizioni positive, il concorso si conferma uno strumento efficace per trasformare l’emigrazione da perdita a risorsa culturale e strategica, rafforzando il senso di appartenenza degli emigrati sardi e promuovendo nel mondo il patrimonio identitario dell’Isola.

© Riproduzione riservata