Una pista da ballo d'eccezione sul Golfo degli Angeli: venerdì 21 luglio, dalle 21, la terrazza del Bastione Saint Remy a Cagliari si trasformerà in una discoteca sotto le stelle, con protagonista la musica sarda e il suono delle launeddas.

L'appuntamento, con ingresso gratuito, si inserisce nell'iniziativa CagliariPaesaggio del Comune ed è a cura dell'associazione culturale Iscandula, che da oltre trent'anni si occupa di promuovere e diffondere la cultura della tradizione locale.

Il nome scelto per la serata, "Bell’arrosa", è un omaggio alla figura più acrobatica della danza - detta anche Sciampitta - quando il ballerino, tenuto da altri due compagni, esegue i passi capovolto.

Ad alternarsi sulla terrazza del bastione saranno numerosi artisti: Orlando Mascia, alle launeddas e altri strumenti sardi; Bruno Camedda, fisarmonica e organetto; Graziano Montisci e Michele Deiana alle launeddas; Eliseo Mascia alle percussioni, e ospite speciale, Cosimo Lampis, alla batteria. Veri protagonisti saranno tuttavia i ballerini di ogni età.

“Bell'arrosa” si propone di rievocare uno storico evento dopo molti anni dalla sua realizzazione e dal contagioso successo. Era infatti il 1997 quando Iscandula ideava la serata-pioniera a Quartu Sant'Elena, organizzata dal Circolo Ottocento del compianto Alberto Orrù. Allora, nei locali della Casa Sarritzu, si erano riuniti, tutti insieme a ballare, giovani anziani e bambini. E proprio da quell'input sono nate numerose scuole di ballo, a Cagliari come a Quartu Sant'Elena.

Secondo l'antropologo danese Andreas Fridolin Bentzon, il primo in assoluto a studiare - e registrare negli anni Cinquanta - la musica delle launeddas, il loro uso è arrivato fino a noi proprio grazie ai balli del fine settimana. Un’abitudine abbandonata dopo la seconda guerra mondiale con l'arrivo dei fonografi e soprattutto della Siae, che imponeva il pagamento di una tassa che spesso superava addirittura il cachet dei suonatori. Oggi, la tradizione può finalmente rivivere.

(Redazione Online/v.l.)
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