Un grande lutto ha colpito il mondo dell'emigrazione sarda. Il coronavirus si è portato via Galdino (noto Dino) Musa, presidente del circolo culturale "Giuseppe Dessì" di Vercelli dal 2004.

Originario di Sardara, dove era nato nel 1946, dai primi anni Sessanta era dipendente dell'ufficio abigeato del Comune. Nel 1963 aveva lasciato il suo paese per raggiungere Vercelli: prima un lavoro al collegio Dal Pozzo come cameriere, poi la promozione alla segreteria.

Diverse occupazioni hanno caratterizzato la sua carriera fino all'assunzione, in qualità di impiegato, al municipio di Vercelli.

Dino Musa (foto inviata dal circolo "Su Nuraghe" di Biella)
Dino Musa (foto inviata dal circolo "Su Nuraghe" di Biella)
Dino Musa (foto inviata dal circolo "Su Nuraghe" di Biella)

"Ha dato tanto ai suoi compaesani sardi - è il ricordo degli emigrati che lo hanno conosciuto - ma in generale a tutto il mondo del volontariato. Ha fatto cultura, ha fatto conoscere la Sardegna, i suoi scrittori e poeti, intellettuali, giornalisti, musicisti. Un dirigente della Fasi con una personalità spiccata, ma anche modesto e umile nel suo spirito di servizio di lunghi decenni di attività. Alla moglie Patrizia, ai suoi familiari un abbraccio affettuoso".

Dino Musa lascia i figli Sergio e Gianni e due nipoti.

Tra i soci fondatori del circolo che originariamente si chiamava "Sa Rundine", proprio su sua proposta l'associazione aveva preso il nome dello scrittore Giuseppe Dessì.

(Unioneonline/s.s.)

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