Il Consiglio regionale della Sardegna non si tocca.

Il Tar di Cagliari ha respinto il ricorso sulle adesioni tecniche alle liste che avrebbe potuto cancellare l'elezione di quindici consiglieri.

Tira un sospiro di sollievo la Lega, che rischiava di vedersi cancellati tutti gli otto seggi conquistati al voto del 24 febbraio.

Con un dispositivo di quattro pagine i giudici amministrativi - presidente Francesco Scano, consiglieri Marco Lensi e Gianluca Rovelli - hanno deciso di respingere la richiesta di "annullamento e correzione" del verbale dell'Ufficio centrale regionale sulla proclamazione degli eletti.

Il ricorso era stato presentato da Antonio Gaia e Pierfranco Zanchetta dell'Upc e da Marzia Cilloccu di Campo progressista, con la richiesta di azzerare l'elezione di quindici consiglieri regionali per presunte irregolarità legate alla raccolta delle firme a sostegno delle liste.

Nel mirino era finita la cosiddetta adesione tecnica di alcuni consiglieri per assicurare la presentazione delle candidature ai partiti e alle liste di nuova formazione. Secondo i ricorrenti sarebbero dovuti cadere ben quindici consiglieri dei sessanta usciti vincitori dalle regionali di febbraio: tra questi l'intero gruppo della Lega.

Il Tar è andato in un'altra direzione, considerando regolare la proclamazione degli eletti. Con tutta probabilità ora la parola passerà al Consiglio di Stato.
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