Nella notte le proiezioni sul Senato di La7 danno il M5S al 32,3%. Nella coalizione di centrodestra, prima ma sotto il 40%, la Lega di Salvini è accreditata di un 17% abbondante, contro il 14,5% di Forza Italia. In forte calo il Pd, al 18,9%. Con queste percentuali, è impossibile arrivare a una maggioranza di governo, a meno di accordi "clamorosi" tra i partiti più votati, come Cinque Stelle e Lega.

Risultati analoghi per le prime proiezioni alla Camera: su M5S, al 32,1%. Il Pd è al 20%. Nel centrodestra - anche a Montecitorio prima coalizione, ma senza i numeri per governare - Lega avanti con il 17,5%. FI a 14,1%.

In Sardegna la vittoria dei Cinque Stelle potrebbe essere ancora più schiacciante: con un quinto delle sezioni scrutinate per il Senato, il M5S è attorno al 40%.

LO SPOGLIO - È iniziato alle 23 lo spoglio delle schede delle elezioni politiche 2018. L'affluenza alle 19 si era attestata al 58% e alle 23 sfiora il 74%.

Secondo i primi Exit poll del Consorzio Opinio per la Rai, il M5S è il primo partito con una forbice tra il 29 e il 32 per cento. Seguono: Pd 20,5-23,5%; Forza Italia 13-16%; Lega 13-16%; Fdi 4-6%; LeU 3-5%; +Europa 2,5-4,5%; Noi con l'Italia 1-3%. Infine rischiano di non passare la soglia del 3%, Civica Popolare, Insieme, Svp e le altre che sono date allo 0,0-2%.

Il primo big a commentare i risultati è stato il pentastellato Alfonso Bonafede: "Siamo di fronte a un dato storico", ha detto. "C'è un elemento che emerge: il M5S sarà il pilastro della prossima legislatura. È il risultato di anni di lavoro".

"Per la prima volta tutti dovranno venire a parlare con noi", ha fatto eco Alessandro Di Battista.

È poi arrivato il commento di Ettore Rosato del Pd: "Noi siamo alternativi a M5S, se hanno i numeri governano, noi staremo all'opposizione", ha detto il dem a Porta a Porta.

Quindi Forza Italia: "Il centrodestra ha la maggioranza politica, dunque è il vero vincitore di una tornata elettorale in cui è in gioco il governo del paese e non le affermazioni individuali".

"Grazie", invece, è stato il primo commento del segretario della Lega Matteo Salvini.

Candidati e leader hanno scelto di seguire gli aggiornamenti dai loro quartier generali.

Matteo Renzi dalla sede del Pd al Nazareno, Silvio Berlusconi dalla sua villa di Arcore e Antonio Tajani dalla sua residenza romana.

I big del Movimento 5 Stelle hanno scelto invece l'Hotel Parco dei Principi della Capitale (ma Beppe Grillo è rimasto a Genova), mentre Giorgia Meloni ha scelto di seguire la nottata nel comitato elettorale di Fdi alla Garbatella.

Ancora: Emma Bonino e +Europa al Radisson hotel della Stazione Termini, mentre Salvini dalla sede milanese della Lega di via Bellerio.

(Unioneonline/l.f.)

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