Pratobello 24, i comitati: «La presidente disprezza l'iniziativa popolare»
In Consiglio regionale inizia l’iter per l’approvazione del Ddl aree idonee: accantonata la legge di iniziativa popolare sostenuta da 211mila firme. Attacco a ToddePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
All’ordine del giorno dell’Aula c’è la variazione di bilancio e, a seguire, il ddl sulle aree idonee. Il Consiglio sta già esaminando la manovrina da circa 630 milioni, mentre per le aree idonee bisognerà attendere la prossima settimana. Tuttavia, l’attenzione è in parte già focalizzata sulla questione rinnovabili: dalle 16 scatterà il presidio dei comitati promotori della Pratobello 24.
Nella tribuna dell’Aula c’è già Michele Zuddas, avvocato della rete Pratobello. «Oggi si parla di variazione di Bilancio ma all’ordine del giorno c’è anche il ddl sulle Aree idonee: si tratta di una data simbolica perché inizia l’iter della legge che non vorremmo mai vedere approvata e discussa perché consegnerebbe la Sardegna alle multinazionali e diventeremmo ufficialmente una colonia», ha spiegato stamattina, «noi presidiamo perché vogliamo che la legge Pratobello segua l’iter democratico, questo significa dare valore politico a un testo che ha raccolto 211mila firme. Un esercizio democratico senza precedenti».
Zuddas ha criticato la presidente della Regione Alessandra Todde che «afferma che questa legge è portata avanti da burattini o persone manipolate», e che «preferisce parlare con qualche comitato per avere consigli sul ddl aree idonee ma disprezza l’esercizio democratico dell’iniziativa popolare». Ovviamente, tra i comitati con cui la presidente parla, «non ci sono quelli di Pratobello, perché noi non collaboriamo con chi vuole svendere la Sardegna»