C'è anche l'accordo Stato-Regione su accantonamenti e infrastrutture, firmato il mese scorso dal governatore Christian Solinas e dal ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, nella bozza della manovra nazionale del governo Conte Bis.

Al momento si tratta solo di una modifica del disegno di legge, ma sembra scontata l'approvazione senza modifiche nel passaggio parlamentare, che inizia dalla commissione Bilancio del Senato.

In questo modo la Sardegna potrà contare su una serie di risorse in più, spalmate su diversi anni, che ammontano a circa quattro miliardi.

Innanzittutto il testo disporrà il taglio degli accantonamenti imposti all'Isola come contributo al risanamento del debito pubblico italiano.

Dal 2020 la Regione verserà 383 milioni di euro all'anno (che possono essere aumentati del 10% in via eccezionale), a fronte dei 536 versati nel 2019.

Come risarcimento degli eccessivi versamenti degli anni scorsi, in Sardegna torneranno 412 milioni tra il 2020 e il 2025.

Lo Stato stanzierà inoltre un miliardo e 425 milioni per le infrastrutture, diluito tra il 2020 e il 2033. A questi si aggiungeranno 111 milioni per gli investimenti sui nuovi ospedali.

L'approvazione della legge di bilancio, con queste novità, sbloccherà anche la Finanziaria della Regione, ferma in attesa di conoscere ufficialmente l'entità delle risorse a disposizione.

(Unioneonline)
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