Si riapre lo scontro Regione Sardegna e Governo sul tema degli accantonamenti.

A distanza di dieci giorni dalla precedente, rimasta senza risposta, l'assessore del Bilancio Giuseppe Fasolino ha scritto una seconda lettera al ministro dell'Economia Roberto Gualtieri per chiedere "la pronta convocazione di un incontro per definire i termini della nuova intesa" sul contributo della Sardegna alla finanza pubblica.

Lo fa anche "in considerazione dell'avvenuto avvio dell'iter di approvazione delle manovre finanziarie di bilancio per gli anni 2020-2022 da parte dello Stato e della Regione".

L'esponente della Giunta Solinas esprime "profondo rammarico che nasce dall'assenza da parte di questo governo di qualunque volontà di arrivare ad una soluzione concreta in merito".

E questo, ricorda, "nonostante il ministro degli Affari regionali e delle Autonomie, Francesco Boccia, in occasione del Consiglio dei ministri del 10 ottobre, abbia rappresentato l'intenzione di convocare con urgenza il tavolo per definire la nuova intesa bilaterale sulla base di quanto stabilito dalla sentenza della Corte Costituzionale numero 6 del 2019".

Pronunciamento che definiva non dovuti i 285 milioni di accantonamenti trattenuti dallo Stato alla Sardegna per il 2018.

Destinatari della lettera sono, oltre a Gualtieri, lo stesso Boccia, il ragioniere generale dello Stato Biagio Mazzotta e, per conoscenza, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Ciò che intende proporre la Sardegna è noto: allineare la quota sul modello dell'intesa con la Sicilia, quindi non più dell'1,14% del Pil regionale.

(Unioneonline/F)
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