L'intesa Governo-Regione Sardegna prima della firma del Dpcm energia non c'è stata e la Regione non condivide alcuni passaggi del provvedimento licenziato dal premier.

Soprattutto pesa l'assenza della provincia di Nuoro nelle nuove strade del gas tracciate dal decreto. Non solo: il riferimento generico alle fonti rinnovabili non esclude il rischio di aprire le porte all'invasione di pannelli fotovoltaici e pale eoliche nell'Isola.

Ecco perché in queste ore a Villa Devoto si valutano possibili azioni, a partire dall'impugnazione.

Il governatore Christian Solinas non nasconde "preoccupazione e disappunto" sottolineando che si tratta di "un atto imposto dall'alto" e che "la Sardegna non può accettare che scelte determinanti per i prossimi decenni siano unilaterali".

Secondo la vicepresidente della Regione Alessandra Zedda, "questo decreto energia va bene nella misura in cui mette al primo posto e tutela gli interessi dei sardi, nel momento in cui ci sono attuazioni del decreto che vanno a penalizzare le imprese e le famiglie sarde, si possono valutare anche le soluzioni più estreme, compresa l'impugnazione".

(Unioneonline/D)

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