Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha firmato oggi il Dcpm energia per la Sardegna. Il testo ora definitivo aveva già incassato il via libera dei ministri dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, delle Infrastrutture Enrico Giovannini e della Transizione ecologica Roberto Cingolani.

Sul piano del sistema dell'elettricità è prevista l'estensione della rete di trasmissione elettrica nazionale attraverso la realizzazione del cavo Sardegna-Sicilia che fa parte del Tyrrhenian Link, con una potenza programmata di 550 megawatt.

Per quanto riguarda la fornitura di gas metano, la rete nazionale sarà estesa alla Sardegna, anche a fini tariffari, attraverso un collegamento virtuale che comprende un insieme di infrastrutture: una nave Fsru fissa nel porto di Portovesme con capacità di stoccaggio adeguata a servire il sud industriale e il bacino della Città metropolitana di Cagliari, un'altra nave Fsru a Porto Torres con capacità adatta a servire il nord industriale e il bacino della Città metropolitana di Sassari, un impianto di rigassificazione nell'area portuale di Oristano che servirà le zone limitrofe.

Il gas arriverà nell’Isola grazie a navi “spola” che partiranno dai terminali di Panigaglia (in Liguria) e Olt (in Toscana) e serviranno Portovesme, Porto Torres e Oristano.

Agli esponenti del governo nelle scorse settimane erano arrivati pressanti e pubblici inviti a non firmare e a "riaprire la discussione" sul testo del decreto. Era stato lo stesso governatore Christian Solinas a prendere carta e penna e a scrivere in particolare a Giorgetti, suo alleato di partito leghista, chiedendo di ritardare la firma perché quel testo non avrebbe fornito "elementi certi sui tempi di realizzazione delle opere, non definisce le quantità di gas che ci serve, ignora quasi tutta la provincia di Nuoro, non permette tariffe in linea con quelle nazionali, lascia ad altri le scelte sull'eventuale rigassificatore di Cagliari".

Sul fronte del sì si erano schierati invece Confindustria e sindacati, in pressing per accelerare la metanizzazione della Sardegna.

I SINDACATI – Soddisfatti i sindacati. “Il Dpcm – osserva il segretario di Uiltec Sardegna Pierluigi Loi – prevede l’arrivo del gas nei poli di Sulcis, Oristano e Porto Torres dando la speranza della ripresa produttiva di aziende come l'Eurallumina o la possibilità di ridurre i costi energetici ad aziende come la Portovesme srl, che in questo periodo di altissimi costi energetici sta portando allo spegnimento delle linee produttive”.

La Cgil, con il numero uno in Sardegna Samuele Piddiu e il segretario regionale della Filctem Francesco Garau, ricorda di aver sollecitato per mesi il provvedimento “come primo indispensabile atto di un progetto più ampio che con la realizzazione della dorsale potrà anche garantirci la perequazione delle tariffe”.

(Unioneonline/L)

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