Tre ore di conferenza stampa di inizio anno per la premier Giorgia Meloni nella nuova aula dei Gruppi della Camera. Un appuntamento previsto nei giorni scorsi, ma rimandato a causa dell’influenza che ha colpito la presidente del Consiglio, occasione per fare il punto sull’azione di governo e le prospettive dell’Italia in questo 2024. 

«Sarà un anno molto complesso, con scadenze importanti, come elezioni europee e presidenza del G7», ha sottolineato la premier aprendo la conferenza stampa, augurando «buon anno» e scusandosi per i rinvii dei giorni scorsi dovuti a «motivi di salute» e non certo, ha ribadito Meloni, per la volontà di evitare il confronto con la stampa, visto che «in vita mia non sono mai scappata». Poi una raffica di domande da parte dei giornalisti presenti.

REGIONALI – Sulle divergenze all’interno della coalizione di centrodestra sui candidati a regionali e amministrative, la presidente del Consiglio ha spiegato: «Tra persone che si parlano chiaro e hanno rapporti di reciproca lealtà quando non si è d’accordo lo si dice. Ci sono tavoli per candidature e non vorremmo non arrivare troppo a ridosso delle elezioni perché più si avvicina il voto più il clima diventa arroventato e c’è da affrontare la campagna elettorale». Detto questo, ha proseguito Meloni: «Ci sono punti di vista diversi, ma non è una cosa che mi preoccupa perché l’accordo è sempre stato trovato. Mi preoccupa di più  – ha spiegato Meloni – che si identifichino i candidati comuni troppo tardi». 

CASO ZUNCHEDDU – Nel corso della conferenza la premier ha parlato anche del caso di Beniamino Zuncheddu, rimasto in carcere per 32 anni dopo essere stato condannato all'ergastolo per la strage di Sinnai, ma su cui si è riaperto il procedimento dopo i tanti dubbi che circondano la vicenda e le prime indagini che lo hanno visto coinvolto. Sollecitata da una domanda di un giornalista di Radio Radicale, Meloni si è detta «molto colpita dal caso Zuncheddu e dal numero di questi casi», evidenziando che secondo le stime in Italia «sono in media mille le vittime di ingiusta detenzione ogni anno». «Numeri molto alti, su cui bisogna intervenire», ha aggiunto Meloni, sottolineando che il ddl Nordio va appunto in questa direzione. 

INFORMAZIONE E A.I. – Meloni nella sua introduzione ha parlato delle nuove leggi su informazione e giustizia («Non vedo bavagli») e soprattutto dell’impatto dell’intelligenza artificiale, impatto che secondo la premier può essere «devastante» sul mercato del lavoro. Un fatto su cui Meloni si è detta «preoccupata» e che, ha annunciato, verrà effettuato un focus proprio in vista del G7.

EUROPEE – «Non ho ancora deciso se candidarmi alle Europee. Penso possa essere l’occasione per confrontarmi con gli elettori», ha detto la premier rispondendo a una domanda sul voto per Bruxelles, sottolineando come una sua candidatura possa essere utile per sondare il consenso e che possa anche spingere altri leader di partito a fare lo stesso, dando vita a un test politico «di altissimo livello».

MES – Sulla mancata ratifica del nuovo Mes e sul caso Giorgetti, Meloni ha spiegato: «Il governo si è rimesso all’aula del Parlamento e la modifica del trattato è stata bocciata. Ma in Parlamento non c’è mai stata una maggioranza per approvarla, tanto è vero che non solo il centrodestra, ma anche il M5S ha votato contro». Il Mes, ha aggiunto la premier, è «uno strumento obsoleto», per questo la mancata ratifica può diventare un’occasione per risolvere le «problematicità» che lo caratterizzano. 

ELLY SCHLEIN – Rispondendo a una domanda ad hoc, Meloni ha dato poi disponibilità a confronto in diretta in tv con la segretaria del Pd Elly Schlein, magari in vista delle Europee. 

MIGRANTI – Sui migranti, ha detto Meloni, occorre stabilire «nuove priorità». «Quello che va fatto in Africa non è più la carità» e non deve esserci più un «atteggiamento predatorio», ma vanno «costruiti dei rapporti di cooperazione», ha affermato la premier, aggiungendo che è necessario «difendere il diritto delle persone a non emigrare prima del diritto a emigrare», come si propone di fare il cosiddetto Piano Mattei per l’Africa elaborato dal governo. Sull’aumento degli sbarchi, la premier ha invece spiegato: «Non ritengo i risultati ottenuti soddisfacenti, visto il grande lavoro svolto. So che ci si aspettava di più e sono pronta ad assumermi le responsabilità. Obiettivo è fermare le partenze in Africa aprendo hotspot in Africa per valutare chi abbia diritto a venire» e al contempo «lavorare per fermare l’immigrazione illegale». Ma per farlo, ha sottolineato Meloni, serve un’azione più ampia, a livello internazionale. 

Italian Prime Minister Giorgia Meloni attends the traditional end-of-year press conference in Rome, Italy, 4 January 2023. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI
Italian Prime Minister Giorgia Meloni attends the traditional end-of-year press conference in Rome, Italy, 4 January 2023. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI
La conferenza stampa

BALNEARI E AMBULANTI – Su balneari e ambulanti, «l'appello del presidente Mattarella non rimarra inascoltato, valuterò con gli altri partiti di maggioranza e con i ministri», ha detto Meloni, sottolineando che sui balneari è già stato fatto un «lavoro serio», con la mappatura delle coste e che serve una «norma di riordino», anche in questo caso dopo un confronto con l’Ue.

GIUSTIZIA E BUROCRAZIA – Sul tema della burocrazia che affligge e impedisce gli investimenti, Meloni ha rimarcato la «stratificazione di annosi problemi che vanno dalla questione delle lungaggini burocratiche ai tempi della giustizia. L'Italia è una nazione in cui molti investirebbero se avessimo maggiori certezze. Penso che queste siano due riforme che servono, la riforma della burocrazia e della giustizia e le considero due delle mie priorità per il prossimo anno».

PREMIERATO – Poi la riforma istituzionale che prevede, tra l’altro l’elezione diretta del premier: Meloni ha ribadito che il ruolo del Presidente della Repubblica «non verrà toccato e rimarrà intatto». Con la riforma, invece, «si rafforza la stabilità del governo» e si mette fine ai governi «smontati e rimontati con programmi non votati da nessuno». 

Italian Prime Minister Giorgia Meloni attends the traditional end-of-year press conference in Rome, Italy, 4 January 2023. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI
Italian Prime Minister Giorgia Meloni attends the traditional end-of-year press conference in Rome, Italy, 4 January 2023. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI
Giorgia Meloni

IL CASO POZZOLO – Sul caso dello sparo partito dalla pistola del deputato di Fratelli d’Italia Emanuele Pozzolo nella notte di Capodanno, la premier ha spiegato: «Chiunque detenga un’arma ha il dovere morale di custodirla con responsabilità. Per questo c’è un problema con quello che è accaduto, perché quello che è successo racconta che qualcuno – Pozzolo – ha delle responsabilità. Vale per il cittadino comune e vale soprattutto per un parlamentare. Dunque ho chiesto che Pozzolo sia deferito alla commissione dei probiviri di Fdi e che venga sospeso dal partito». 

INCHIESTA ANAS – Sulle indagini riguardanti le commesse Anas, che vede coinvolto Tommaso Verdini e dalle cui carte emerge un’intercettazione dove si parla di un «accordo con la Lega», Meloni ha commentato: «Non ho elementi per commentare il fatto in sé. Penso che bisogna attendere il lavoro della magistratura». Detto questo, ha aggiunto Meloni: «Da quello che ho letto Salvini non viene chiamato in causa e dunque non ritengo che debba riferire in aula». 

(L-R) Italian Prime Minister Giorgia Meloni and Italian Minister for Infrastructure and Deputy Prime Minister Matteo Salvini during a press conference at the end of a meeting of the council of ministers, Rome 3 November 2023. ANSA/FABIO FRUSTACI
(L-R) Italian Prime Minister Giorgia Meloni and Italian Minister for Infrastructure and Deputy Prime Minister Matteo Salvini during a press conference at the end of a meeting of the council of ministers, Rome 3 November 2023. ANSA/FABIO FRUSTACI
Meloni con Salvini

ELON MUSK – Meloni ha parlato anche di Elon Musk, invitato all’ultima festa di Atreju, rispondendo a una giornalista che sottolineava la discrepanza tra le sue posizioni sulla maternità surrogata e la scelta del magnate della tecnologia (che tra l’altro ha invitato gli italiani a fare più figli) di avere un figlio proprio con la maternità surrogata. «Averlo invitato e ascoltato perché aveva qualcosa da dire non cambia la mia posizione contraria alla maternità surrogata e al commercio che c’è dietro a questa pratica», ha detto la premier.

IL CENTRODESTRA – «Il mio rapporto con gli alleati è ottimo», ha assicurato poi Meloni rispondendo a una domanda sugli equilibri all’interno del centrodestra. «Abbiamo i nostri dibattiti interni e posizioni diverse, ma il punto è che quando abbiamo un problema ci mettiamo seduti finché non lo abbiamo risolto», ha aggiunto la premier. 

GLI OBIETTIVI DEL 2024 – Oltre a Pnrr e riforma della giustizia e della burocrazia, Meloni ha indicato tra gli obiettivi dei prossimi mesi anche un piano per le borse di studio agli studenti meritevoli.

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni (s) e la sorella Arianna in una foto postata su Facebook il 20 marzo 2023. +++ FACEBOOK/ARIANNA MELONI +++ ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE CUI SI RINVIA +++ NPK +++
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni (s) e la sorella Arianna in una foto postata su Facebook il 20 marzo 2023. +++ FACEBOOK/ARIANNA MELONI +++ ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE CUI SI RINVIA +++ NPK +++
Giorgia Meloni con la sorella Arianna

FAMILISMO – “Stuzzicata” sul presunto familismo in Fratelli d’Italia, «questa accusa di familismo comincia a stufarmi», ha detto Meloni, aggiungendo: «Nell'attuale legislatura ci sono due coppie di coniugi entrambe a sinistra, Pd e sinistra Italiana che ha un gruppo di 8 persone per cui la coppia fa il 25% del partito e non c'è mai stata un'accusa di familismo. Si sa che quando dedichi tanto tempo alla politica le persone diventano amici, moglie o marito, ma non toglie il valore del militante». «Mia sorella –ha detto poi Meloni – è da 30 anni militante di Fdi, forse la dovevo mettere in una partecipata statale come fanno gli altri, l'ho messa a lavorare al partito mio».

(Unioneonline/l.f.) 

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