Prosegue l’inchiesta della Procura di Roma sui presunti illeciti nelle commesse Anas (tra cui una a 180 milioni di euro per il risanamento di gallerie), che vede coinvolto anche Tommaso Verdini, figlio dell'ex parlamentare Denis, finito ai domiciliari

I pm ipotizzano i reati di turbativa d’asta e corruzione e la vicenda ha scatenato immediatamente aspre reazioni politiche.

Le opposizioni chiedono infatti al ministro delle Infrastrutture e vice premier, Matteo Salvini – la cui compagna è sorella di Tommaso Verdini - di riferire in Parlamento. Dall'indagine emerge infatti una intercettazione in cui Fabio Pileri, che assieme a Verdini junior gestiva la società Inver cui secondo la Procura si sarebbero rivolti alcuni imprenditori per ottenere, in cambio di utilità, parte delle ricche commesse, dove si parla di un «accordo con la Lega per una futura collaborazione».

«Chiediamo una informativa urgente del ministro Salvini - ha detto Federico Cafiero de Rhao (M5s) - per riferire sul sistema di consulenza e appalti pubblici banditi da Anas, indagini che hanno coinvolto Tommaso Verdini. È gravissimo quanto sta accertando la procura di Roma».

Per Debora Serracchiani (Pd) «la vicenda giudiziaria avrà il suo corso, ma ancora nessuno del governo ha smentito quanto appare negli articoli. C'è la necessità di dare trasparenza».

Per il governo replica il ministro degli Esteri Antonio Tajani: «Salvini deve riferire in aula? Deciderà lui. Che vogliamo fare ora il processo in Aula a Salvini? Noi siamo sempre stati garantisti, fino a quando non c'è una condanna definitiva" vale la presunzione di innocenza».

(Unioneonline/l.f.)

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