Dermatite bovina: l'accordo dopo il litigio, lunedì il provvedimento unitario. Si tratta sulle risorse
Il Consiglio regionale riprende in mano la partita dei ristori per l’emergenzaVideo di Stefano Fioretti
Il Consiglio riprende in mano la partita dei ristori per l’emergenza dermatite bovina. Dopo l’impasse originata da una proposta della Giunta non condivisa dagli schieramenti politici, e che ha fatto slittare a lunedì il via libera all’assestamento di bilancio, oggi centrodestra e centrosinistra hanno ascoltato le associazioni agricole in sede di conferenza di capigruppo e hanno raggiunto un accordo: la norma (da decidere se sarà una legge ad hoc o un emendamento all’assestamento di bilancio) sarà snella e conterrà le richieste degli allevatori.
«Il settore agropastorale è il settore primario della Sardegna, di fronte ai problemi che stanno vivendo i nostri allevatori la politica intende rispondere in modo unitario, e stamattina questa è stata l’unica voce portata al tavolo da tutti i partiti», ha detto dopo le audizioni il presidente dell’Assemblea Piero Comandini. «Lunedì approveremo un provvedimento agile e veloce per far arrivare al mondo delle campagne, nei tempi più rapidi possibili, le risorse che servono per superare questo momento di crisi».
I dubbi, per il momento, riguardano l’effettivo ammontare dello stanziamento per far fronte al blocco delle movimentazioni e agli abbattimenti. Secondo le associazioni potrebbero volerci non meno di 50 milioni di euro. Dice il presidente di Coldiretti Battista Cualbu: «Apprezziamo l’unità di intenti e il gioco di squadra, ci interessa la chiarezza e i tempi certi delle norme stelle. Abbiamo necessità di trasferire agli allevatori quanto verrà risonato a capo e in che tempi. Questo è dovuto. Così come abbiamo chiesto che il bando degli aiuti per la Blue tongue sia subito messo in campo. Non è possibile che ci siano le risorse e che questioni burocratiche non facciano partire questo bando. I tempi degli allevatori non sono quelli della politica».
Come deve essere il provvedimento? Per il presidente di Coldiretti «esistono problematiche sul de minimis, in centro Sardegna questo budget che è di 50.000 euro nei tre anni è stato già intaccato dai ristori per le cavallette, quindi lo si usi il meno possibile per evitare corto circuiti».