Nel collegio proporzionale Lombardia 1, nelle liste di Fratelli d'Italia, è stato eletto il sardo Fabio Pietrella, residente a Parma, ma nato a Carbonia e vissuto per tanti anni a Bonorva, dove torna spesso ed ha ancora una casa. Imprenditore tessile di successo ( fa la spola tra Parma e Milano), 45 anni, presidente nazionale di Confartigianato Moda, è stato voluto fortemente in Parlamento da Giorgia Meloni.

"Tra me e lei politicamente un colpo di fulmine a Milano due anni fa, durante un'iniziativa di Confartigianato. Me la presentò Daniela Santanchè", precisa il neo onorevole Pietrella.

Che ha una storia decisamente interessante. Suo nonno materno (e famiglia) si trasferì in Sardegna, a Carbonia, dopo la guerra, per seguire le orme del fratello Stefano Perati, mitico allenatore bresciano della grande Carbosarda, che guidò dal 1946 al 1958, per poi passare alle panchine di Cagliari, Tharros e Torres, con la quale chiuse la carriera nel 1976. Un anno dopo, nel 1977, nacque Fabio Petrella, che da Carbonia dovette trasferirsi a Bonorva, sede della prima cattedra di sua madre Mariella e in cui suo padre, dirigente scolastico, fu preside del locale liceo.

"Bonorva è sempre nel mio cuore - spiega -. Ho tanti amici e ci torno appena posso. Mia madre invece tutti gli anni. Un legame, quello della mia famiglia con la Sardegna, indissolubile". Fabio Pietrella dopo il diploma classico conseguito a Bonorva è volato a Parma, dove si è laureato in economia aziendale. Poi la sua brillante attività di imprenditore tessile, gli incarichi in Confartigianato e ora l'elezione al Parlamento.

"Un impegno gravoso, ma allo stesso tempo allettante - sottolinea Pietrella -. Non mi dimenticherò di sicuro della Sardegna e cercherò di coordinarmi con i colleghi eletti sardi. I problemi li conosciamo tutti: infrastrutture carenti, trasporti e continuità territoriale. Io cercherò inoltre di aiutare le imprese, che soffrono ancora troppo l'insularità. Nel mio settore ad esempio, quello della moda, ci sono interessantissime attività, che potrebbero decollare a livello nazionale e internazionale. Bisogna - conclude - che abbiano tutti gli strumenti per competere alla pari con le altre del continente".
 

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