Dopo l’arresto di Marcello De Vito, i talk show mattutini di tutte le reti hanno dato ampio spazio alla notizia ospitando esponenti politici ed esperti.

Molti osservatori hanno stigmatizzato il provvedimento di Luigi Di Maio che ha espulso De Vito non appena ricevuta la notizia e senza i necessari approfondimenti.

Il magistrato Carlo Nordio, titolare di numerose inchieste importanti tra cui quella sul Mose di Venezia e oggi in pensione, è stato chiaro.

"La Costituzione sancisce un principio sacrosanto: la presunzione d’innocenza di qualsiasi cittadino sottoposto ad un procedimento penale. Una persona potrà essere dichiarata colpevole – ha detto Nordio ai microfoni di Myrta Merlino – solo dopo l’espletamento completo dell’iter giudiziario e, una volta passata in giudicato, la sentenza diventa definitiva. Quello, e solo quello, è il momento in cui un cittadino può subire gli effetti di una condanna".

"Purtroppo la giustizia è lenta - ha chiuso Nordio che nel 2019 sarà il presidente della Giuria dei letterati al Premio Campiello - e quindi un’eventuale assoluzione si potrà conoscere soltanto tra molti anni".

Uno dei più duri è stato Chicco Testa, manager tra i più noti dei salotti televisivi e in passato presidente di Enel, che, dagli studi de 'L’Aria che tira', ha espresso giudizi molto severi contro la decisione del capo politico del Movimento 5 Stelle nei confronti del Presidente del Consiglio Comunale della Capitale.

Anche Pina Picerno, nella stessa trasmissione, ha ricordato le vicende di Giuseppe Penati e Stefano Graziano, infangati per anni e poi assolti con la formula più ampia.

Secondo l’eurodeputata del Pd il giustizialismo ad orologeria dei pentastellati è un fenomeno molto pericoloso per la democrazia.

Di parere opposto l’intervento del presidente della Commissione Antimafia, il grillino Nicola Morra, che, intervistato dal Senato, ha approvato in toto, seppure con amarezza visto il suo rapporto personale con De Vito, il comportamento del ministro del Lavoro.

Se Marcello De Vito un giorno sarà assolto chi risarcirà l’ormai ex esponente del Movimento di Beppe Grillo, si è chiesto Chicco Testa.

Nessuno degli ospiti ha potuto rispondere ma il quesito dovrebbe essere girato al Parlamento che propone e approva le leggi, compreso il codice penale.

L.P.
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