L'arresto a Roma è scattato all'alba. Destinatario del provvedimento è Marcello De Vito, presidente dell'assemblea capitolina in quota Cinque Stelle.

Per l'accusa ha favorito, in cambio di elargizioni, il progetto dell'imprenditore Luca Parnasi diretto alla costruzione del nuovo stadio della Roma.

Il suo nome era comparso nell'inchiesta che ha consentito di arrestare Parnasi e altre persone.

I carabinieri del Comando provinciale hanno anche effettuato una perquisizione nel suo appartamento e in Campidoglio.

Quattro i provvedimenti eseguiti in queste ore: due indagati sono finiti in carcere, gli altri ai domiciliari. Per due invece è stata disposta la misura del divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriale.

FUORI DAL MOVIMENTO - "Marcello De Vito è fuori dal Movimento 5 Stelle. Mi assumo io la responsabilità di questa decisione, come capo politico, e l'ho già comunicata ai probiviri", ha fatto sapere Luigi Di Maio con un post su Facebook.

"Quanto emerge in queste ore, oltre ad essere grave è vergognoso, moralmente basso e rappresenta un insulto a ogni portavoce del Movimento nelle istituzioni, ad ogni attivista che si fa il mazzo ogni giorno per questo progetto", continua il ministro.

E ancora: "De Vito non lo caccio io, lo caccia la nostra anima, lo cacciano i nostri principi morali, i nostri anticorpi. Ciò che ci ha sempre distinto dagli altri partiti è la reazione di fronte a casi del genere. De Vito potrà e dovrà difendersi in ogni sede, ma lo farà lontano dal Movimento 5 Stelle".

(Unioneonline/s.s.-L)
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