Seconda notte («tranquilla») in ospedale per Silvio Berlusconi, ricoverato dal 5 aprile al San Raffaele di Milano.

«È dura, ma ce la farò anche questa volta. Sono riuscito, anche in situazioni difficili e delicate, a ritirarmi su. Ce la farò», recita un messaggio inviato dall’ex premier a Il Giornale. 

«Il Presidente è attualmente ricoverato in terapia intensiva per la cura di un'infezione polmonare.

L'evento infettivo si inquadra nel contesto di una condizione ematologica cronica di cui Egli è portatore da tempo: leucemia mielomonocitica cronica, di cui è stata accertata la persistente fase cronica e l'assenza di caratteristiche evolutive in leucemia acuta», recita invece il bollettino emesso giovedì dal suo medico personale Alberto Zangrillo, che è anche primario al San Raffaele.

Da quanto si apprende, le condizioni del leader di Forza Italia, che ha anche avuto colloqui telefonici con gli alleati di governo Giorgia Meloni e Matteo Salvini, «registrano un incoraggiante miglioramento». Sebbene la situazione imponga la massima prudenza, l'ex premier starebbe reagendo in modo positivo alla terapia antibiotica decisa per curare la polmonite insorta negli scorsi giorni.

«Voce squillante. Ci ha incoraggiato tutti, ha parlato con Meloni e Salvini. Segue quello che accade. E ci dà indicazioni», ha spiegato il coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani. «Ho parlato poco fa con il professor Zangrillo, mi ha detto che Berlusconi ha riposato bene e che sta reagendo positivamente alle cure», ha aggiunto Tajani.

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(Unioneonline/l.f.)

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