Dopo aver preso il controllo della centrale nucleare di Zaporizhzhia, le truppe russe avanzano verso la seconda struttura più grande dell’Ucraina. Non si ferma quindi l’avanzata di Mosca verso obiettivi primari: il nulla di fatto delle giornate di colloqui tra le delegazioni russa e ucraina porta verso altri incontri anticipati da Mikhaylo Podoliak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky: "La posizione della Russia è dura. la posizione dell'Ucraina è dura, quindi non saranno facili ma ci saranno", probabilmente già questo fine settimana. 

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha sottolineato che la Russia non punta a dividere l'Ucraina in parti ma ad assicurare la sicurezza di Mosca che vuole “smilitarizzare” il Paese e “liberarlo dall’ideologia neonazista”.  

La città di Mariupol resta sotto assedio, mentre il sindaco Vadim Boitchenko definisce l'assedio "impietoso" e chiede la creazione di corridoi umanitari. In un messaggio postato su Telegram afferma: "Ora è il momento di cercare soluzioni ai problemi umanitari". 

Per questa mattina Mosca ha detto che verranno aperti corridoi umanitari per consentire ai civili, in particolare della città di Mariupol, di abbandonare l’area. Ma il sindaco ha chiarito che l’evacuazione deve essere rinviata in quanto la Russia non avrebbe rispettato il cessate il fuoco.

Lunedì si riunirà il consiglio di Sicurezza dell’Onu, sotto richiesta di Usa e Albania. 

(Unioneonline/s.s.)

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