«Fai la fine di Yara», «ti taglio la gola»: frasi choc contro l’influencer cagliaritana Martina Murenu
Due balordi si sono introdotti nella diretta Instagram: «Ti sfregio con l’acido», «stupro le donne, sono Filippo Turetta». La ragazza annuncia querele: «Devo tutelarmi, sollverò un polverone»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Ti taglio la gola», «fai la fine di Yara», «ti sfregio con l’acido», «mi chiamo Filippo Turetta, di mestiere io stupro le donne». Tutto in diretta Instagram, nonostante lei li avesse avvisati: «Sto registrando, mi serve per la querela».
Vittima della lunga sequela di insulti e minacce è Martina Murenu, influencer cagliaritana da 105mila follower su Instagram. La creator lo scorso 18 agosto è stata attaccata durante una diretta da due voci maschili, che hanno fatto irruzione nella sua live con nickname e nascondendo i loro volti.
«Voglio che i genitori di questi elementi - scrive la giovane - riconoscano le voci di ciò che hanno messo al mondo. Le ipotetiche fidanzate che si rendano conto di chi hanno al loro fianco. E ora partirà una denuncia grande quanto una casa. Che tutti possano riconoscere dalle vostre voci chi siate e non considerarvi mai più. Non possiamo più stare zitti. Basta».
«Mi sento in dovere di tutelarmi, di alzare un polverone enorme, di fare una denuncia sociale per tutti coloro che come me sono stati in silenzio per anni e non ne possono più», prosegue la giovane in un video pubblicato in risposta a chi l'ha accusata di aver condiviso le minacce ricevute per farsi pubblicità. «Dopo il mio video - sottolinea - tante persone hanno trovato il coraggio di denunciare tanti fatti gravissimi. Questo è l'intento, non avere più paura di nessuno».
Il personaggio
Vittima sin da piccola di bullismo, la vita di Martina Murenu è cambiata quando ha registrato un video e lo ha pubblicato su Facebook, riscuotendo un gran numero di visualizzazioni e un enorme successo. La visibilità cresce di contenuto in contenuto, e lei viene anche chiamata nelle scuole per parlare di emarginazione e bullismo.
I suoi contenuti col passare del tempo si fanno anche ironici e accolgono una platea sempre più ampia, poi si trasferisce negli Usa per un po’, prima di ritornare in Sardegna. Negli Stati Uniti, racconta, è stata vittima di un episodio di violenza sessuale sul quale non è mai stata fatta giustizia.
(Unioneonline)