C'è un uomo sospettato di aver ucciso il 33enne imprenditore Fahim Saleh, fondatore di start up in Nigeria e Bangladesh, nel suo lussuoso appartamento di Manhattan, a New York, decapitandolo e smembrandone il corpo con una sega elettrica.

Si tratta dell'assistente personale della vittima, arrestato dagli agenti.

Su di lui pende l'accusa di omicidio cruento e volontario.

L'uomo si chiama Tyrese Devon Haspil e ha 21 anni.

Gli investigatori sospettano che il movente sia legato alla scoperta fatta da Saleh: il suo presunto assassino infatti gli avrebbe rubato decine di migliaia di dollari. L'imprenditore non avrebbe però sporto alcuna denuncia, bensì avrebbe concesso al suo carnefice di ripagare gradualmente il maltolto.

A trovare il corpo dello start-upper era stata la sorella, che era andata a trovarlo per accertarsi che stesse bene dopo non averlo sentito l'intera giornata.

Sembra che la notte dell'omicidio i vicini avessero sentito delle urla e un gran frastuono ma non avrebbero chiamato la polizia.

Entrata in casa, ha trovato il torso del fratello nella camera da pranzo e altre parti del suo corpo già riposte in buste di plastica.

Nato in Arabia Saudita da una famiglia originaria del Bangladesh, Saleh ha vissuto gran parte della sua vita negli Stati Uniti. Ha frequentato un liceo di Poughkeepsie, nello stato di New York, e si è laureato alla Bentley University, in Massachusetts. Il suo sogno è sempre stato però New York, dove lo scorso dicembre ha acquistato per l'appartamento dove è stato ucciso per 2,25 milioni di dollari. Risorse guadagnate con varie esperienze di successo con diverse start up, fra le quali Godaka, big della Nigeria per lo sharing di motorini, e Pathao in Bangladesh. Nel 2018 aveva fondato il venture capital Adventure. Nel suo portafoglio anche una quota in Picap, società della Colombia.

(Unioneonline/F)
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